<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Truffa l’azienda «Fdb», denunciato 40enne

I carabinieri di Cologna hanno scoperto e denunciato il truffatore napoletano
I carabinieri di Cologna hanno scoperto e denunciato il truffatore napoletano
I carabinieri di Cologna hanno scoperto e denunciato il truffatore napoletano
I carabinieri di Cologna hanno scoperto e denunciato il truffatore napoletano

Si è spacciato per corriere e ha ritirato dalle «Maglierie Fdb» di Cologna merce per un valore di circa ottomila euro destinata ad un cliente romagnolo che effettivamente aspettava quel carico. Ed ha recitato talmente bene la parte dell’autista, con tanto di divisa e camion «logati», da non insospettire inizialmente il personale dell’azienda presa di mira. Purtroppo, a distanza di alcuni giorni, la verità su quella messinscena studiata alla perfezione, è venuta a galla. E il titolare della ditta ha scoperto così di essere stato raggirato. Ormai, la fantasia dei truffatori non sembra proprio avere limiti. E, dopo i «trucchetti» studiati dalla banda dello specchietto piuttosto che da falsi tecnici del gas o da finti carabinieri per derubare perlopiù persone anziane sole ed indifese, è la volta del sedicente corriere. Tuttavia, l’ingegnoso ciarlatano di turno è già stato individuato e denunciato dai carabinieri della stazione cittadina. Si tratta di D.A., un napoletano di 40 anni, con all’attivo una sfilza di «bidoni» messi a segno in diverse aziende del Centro e del Nord Italia. Gli episodi più recenti risalgono allo scorso settembre, a Piombino Dese (Padova), e a gennaio di quest’anno, quando si prese gioco di un’impresa di Brendola, nel Vicentino. Un truffatore seriale, insomma, così ben organizzato e scaltro da mettere a segno l’ennesimo colpo alla «Fdb» di via Sant’Apollonia. Ha davvero dell’incredibile quanto avvenuto nell’industria tessile fondata negli anni Settanta in località Sabbion, con l’aiuto dei fratelli, da Luciano Dalla Bona, campione di ciclismo su strada tra il 1964 e il 1970, con all’attivo due Tour de France e due Giri d’Italia. Nel pomeriggio del 13 gennaio, il 40enne, dopo aver preannunciato telefonicamente il suo arrivo, qualificandosi come corriere della Fercam - il colosso altotesino della logistica e dei trasporti all’oscuro di tutto e completamente estraneo alla vicenda - si presentò nello stabilimento a caricare una partita di abbigliamento intimo per uomo e donna. Capi destinati ad una società di Cesena, alla quale apparteneva realmente l’ordine. E che invece non li ha mai visti arrivare a destinazione. L’uomo ha iniziato a caricare alla rinfusa e a gran velocità il camion, tanto da venire richiamato più volte dal magazziniere, preoccupato che la merce si sgualcisse. Quello che a distanza di alcuni giorni - quando il destinatario ha lamentato la mancata consegna della partita di magliette ed altri articoli - si è rivelato un corriere farlocco si giustificò asserendo di avere fretta e di essere in ritardo con altri ritiri. Al termine è passato dagli uffici e ha firmato persino la bolla. Sempre senza destare alcun sospetto visto che tutto sembrava regolare. E, a quel punto, l’originale truffa si era già consumata. Intanto era trascorsa una settimana e a Dalla Bona non restò che recarsi in caserma, il 21 gennaio, per sporgere denuncia contro ignoti. Sono scattate così le indagini da parte degli uomini del luogotenente Fabrizio Di Donato, che questa settimana sono giunte in porto con l’individuazione del 40enne partenopeo denunciato per truffa aggravata e sostituzione di persona. I militari del maggiore Vincenza Chiacchierini, da ieri nuovo comandante della Compagnia di Legnago, sono riusciti ad incastrarlo grazie ad un complesso lavoro scandito da alcune testimonianze, dalla visione dei filmati ripresi dalle telecamere presenti nell’azienda e da accertamenti tecnici. Un raggiro sofisticato, non c’è che dire, che va a sommarsi ad un vasto repertorio che anche nella Bassa sta facendo sempre più vittime. Le ultime in ordine di tempo sono state tre anziane, derubate in casa di soldi e gioielli, tra Casaleone, Legnago e Zimella, con la tecnica del frigo riproposta da falsi carabinieri e tecnici del gas. •

Stefano Nicoli

Suggerimenti