<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Tamponato e ucciso Conducente patteggia

Ecco come si era ridotto lo scooter dopo lo scontro di tre anni fa
Ecco come si era ridotto lo scooter dopo lo scontro di tre anni fa
Ecco come si era ridotto lo scooter dopo lo scontro di tre anni fa
Ecco come si era ridotto lo scooter dopo lo scontro di tre anni fa

Arrivava da Sanguinetto e stava viaggiando in direzione di Nogara sulla strada regionale 10 che in quel tratto si chiama via Casella, quando investì con la sua Bmw X1 lo scooter condotto da Amanelah Es Semlaly. L’uomo, di origine marocchina, fu proiettato prima contro un’altra auto che veniva dal senso opposto, e poi a terra morendo praticamente sul colpo per le gravi lesioni riportate nello scontro. Così il conducente della Bmw ha patteggiato un anno di reclusione davanti al giudice per le indagini preliminari Giuliana Franciosi, oltre alla sospensione della patente di guida per un anno. Era il 28 ottobre 2017: il suv viaggiava ad alta velocità nonostante il sole fosse già tramontato e la visibilità fosse ridotta e, soprattutto, non occupava la destra della carreggiata, mentre lo scooter era fermo al centro della strada, e aveva l’indicatore di direzione acceso per segnalare l’intenzione del conducente di svoltare a sinistra, verso l’abitazione del fratello, che si trova lì a fianco. La Bmw ha investito con violenza lo scooter, colpendolo e facendolo andare a sbattere contro un’altra vettura che proveniva dalla direzione opposta. Un impatto tremendo, fatale per Amanelah Es Semlaly, bracciante agricolo di 32 anni residente a Oppeano. Il corpo del cittadino marocchino, scaraventato a circa 150 metri dal punto in cui si trovava lo scooter, era stato poi colpito anche da una terza auto. La tragedia, come detto, si era consumata proprio davanti all’abitazione del fratello di Amanelah che, uscito sulla strada per capire che cos’era successo, alla vista del cadavere del congiunto, era stato colpito da malore. Da lì l’accusa di omicidio stradale per il conducente della Bmw, che ha deciso di patteggiare usufruendo così di uno sconto della pena: in Tribunale (le parti offese erano assistite da Alberto Frigotto e Eleonora Danieletto) il processo si è chiuso con la condanna ad un anno di reclusione, pena sospesa, e la revoca della patente di guida per un anno. •

Luca Mazzara

Suggerimenti