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Si dà fuoco, gravissimo un 25enne

L’ospedale di Borgo Trento dove si trova ricoverato in prognosi riservata il 25enne di Ronco
L’ospedale di Borgo Trento dove si trova ricoverato in prognosi riservata il 25enne di Ronco
L’ospedale di Borgo Trento dove si trova ricoverato in prognosi riservata il 25enne di Ronco
L’ospedale di Borgo Trento dove si trova ricoverato in prognosi riservata il 25enne di Ronco

Ha litigato con la mamma che gli rimproverava di sperperare lo stipendio giocando alle slot. Poi, al culmine della discussione, scatenata a quanto pare dai debiti contratti per quella passione ormai sempre più difficile da controllare, è uscito nel cortile di casa e si è cosparso tutto il corpo di benzina. Poi ha azionato l’accendino e gli è bastato un clic per darsi fuoco. In pochi istanti, sotto gli occhi atterriti dei suoi familiari, si è trasformato così in una torcia umana. E rischiava di fare una fine atroce, carbonizzato dalle fiamme che in un battito di ciglia gli avevano già divorato i vestiti. E che di lì a poco non gli avrebbero dato scampo. A scongiurare il dramma per un 25enne di origine romena, residente a Ronco all’Adige con la madre e la sorellina, ci ha pensato la piccola di casa, che non ha esitato ad impugnare il tubo dell’acqua per spegnere il fuoco. Un gesto istintivo che si è rivelato provvidenziale anche se non ha risparmiato al fratello gravissime lesioni: il giovane operaio si trova infatti ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Borgo Trento, a Verona, con profonde ustioni sul 60 per cento del corpo. Le sue condizioni sono molto critiche e bisognerà perciò attendere le prossime ore per vedere come evolverà la situazione clinica. Tutto è iniziato sabato scorso, intorno alle 23.30. In base ad una prima ricostruzione, al vaglio dei carabinieri della stazione cittadina intervenuti sul posto con il personale del 118, nell’abitazione di via Ca’ Ucchia, a poca distanza dal centro, un banale litigio, seppur dai toni accesi come accade spesso nelle famiglie quando i figli escono dai binari della retta via, è improvvisamente degenerato. La mamma, preoccupata dal brutto vizio preso dal 25enne, che ha un lavoro regolare e viene definito da tutti un bravo ragazzo, l’ha rimproverato per l’ennesima volta. Tanto più dopo aver scoperto che il gioco gli aveva procurato delle difficoltà economiche. Un rimprovero a fin di bene insomma, con la speranza, in cuor suo, che il giovane non continuasse a scialacquare i soldi guadagnati con tanta fatica facendo il magazziniere in un colosso della grande distribuzione. Tutto sembrava essere finito lì. Invece, di punto in bianco, il 25enne, che già in qualche occasione aveva manifestato intenzioni autolesionistiche, dissoltesi fortunatamente come bolle di sapone, questa volta ha cercato davvero di farla finita. Ha sbattuto la porta di casa e si è diretto nella legnaia dove era custodita una tanica piena di benzina usata per lavori di giardinaggio ed altre manutenzioni domestiche. A quel punto, si è svuotato addosso il liquido infiammabile. E, purtroppo, non si è fermato a quella azione che lì per lì poteva apparire una provocazione estrema frutto di un’agitazione ed una collera salite alle stelle. Un colpo di accendino ed il fuoco ha iniziato ad avvolgerlo. In quel momento è arrivata in suo aiuto la sorellina tredicenne, la quale, con grande sangue freddo e prontezza di riflessi, gli ha gettato addosso diversi litri d’acqua riuscendo a domare le fiamme prima che fosse troppo tardi. E nell’abitazione, dove si è sfiorata la tragedia, sono iniziati allora momenti concitati, fatti di disperazione ma anche di speranza che il 25enne potesse farcela. La mamma non ha perso tempo e, senza mai smettere di confortare il figlio profondamente ustionato da quell’azione sconcertante che gli poteva costare la vita nel fiore degli anni, ha allertato i soccorsi. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 che, viste le gravi condizioni in cui versava il giovane operaio, l’ha trasportato al Centro ustioni del Polo Confortini dove si trova tuttora ricoverato. Nel frattempo sono giunti in via Ca’ Ucchia anche i militari per appurare cosa fosse successo. Solo ieri la notizia ha iniziato a fare il giro del paese malgrado l’intervento dei soccorritori avesse attirato l’attenzione dei residenti nella notte tra sabato e domenica. «Sono addolorato per quanto è successo al ragazzo», ha confidato scosso il sindaco Moreno Boninsegna, «e sono vicino ai suoi cari in questo terribile momento. Sono brave persone, che lavorano e non hanno mai dato problemi. Speriamo tutti che il giovane superi questa fase delicata e si riprenda. Lo aspettiamo a casa». •

Stefano Nicoli

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