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Sfrattato il Comitato Addio feste a Venera

La sala civica utilizzata finora come sede dal comitato DIENNEFOTO
La sala civica utilizzata finora come sede dal comitato DIENNEFOTO
La sala civica utilizzata finora come sede dal comitato DIENNEFOTO
La sala civica utilizzata finora come sede dal comitato DIENNEFOTO

Il Comitato Festeggiamenti di Venera ha lasciato la sua sede storica nella sala civica ospitata al centro polivalente della frazione. Nei giorni scorsi, infatti, l’associazione ha ricevuto lo sfratto da parte del Comune, proprietario della sala civica, e ha quindi dovuto abbandonare l’immobile che usava da anni per organizzare e gestire le manifestazioni di Venera. «Ci hanno detto di andarcene», spiegano Adriano Mantovani, presidente del comitato, e Gianni Signoretto, componente del direttivo, «il sindaco non ha voluto sentire ragioni e ha deciso che d’ora in poi sarà il Comune a gestire la sala civica. Pertanto, abbiamo dovuto liberare i locali portando via tutto il materiale utilizzato per organizzare le feste paesane e riporlo provvisoriamente in un capannone artigianale. È chiaro, quindi, che nella nostra frazione non verranno più organizzate manifestazioni durante il periodo primaverile e estivo come si faceva finora». In pratica, con lo sfratto ricevuto dal Comune, il Comitato Festeggiamenti si vede ora costretto a chiudere tutte le attività programmate creando una frattura con la Giunta del sindaco Daniele Fraccaroli. «Non potevamo fare diversamente», commenta il primo cittadino, «questi signori avevano una convenzione con il Comune per la gestione della sala civica ma era scaduta da ben 10 anni e nessuno si era interessato di rinnovarla. L’ufficio tecnico ha provveduto ad inviare la lettera per liberare i locali e non c’era alcuna soluzione. Siamo disponibili al dialogo con il Comitato ma ci devono essere le basi per una collaborazione con il Comune». Sulla vicenda interviene anche la minoranza in difesa del Comitato. «È evidente», rimarca Katy Ferrigato, «che il sindaco ha voluto punire tutta la comunità di Venera perché nella frazione ha perso le elezioni. Si tratta di un comportamento riprovevole sotto il profilo politico che non è fatto nell’interesse della gente ma soltanto come bieca ritorsione». Fraccaroli rimanda al mittente le accuse di Ferrigato: «Non ci sono ritorsioni contro nessuno, anzi vogliamo parlare con il Comitato per trovare una soluzione. Il consigliere Ferrigato doveva magari interessarsi del problema nei cinque anni in cui è stata assessore. Vogliamo invece la piena collaborazione con la popolazione di Venera». •

Riccardo Mirandola

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