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La tragedia

Sara, uccisa
da un'embolia
a 22 anni

La tragedia
Sara Fratucello
Sara Fratucello
Sara Fratucello
Sara Fratucello

Sara Fratucello, 22 anni di Minerbe, è stata strappata alla vita all’improvviso, da un’embolia polmonare massiva. Questa la diagnosi dei medici che hanno tentato di tutto per salvarla. Sara è morta lunedì sera al Polo Confortini di Verona, dove era ricoverata da 72 ore, in terapia intensiva in chirurgia cardiaca e toracica.

È una tragedia inspiegabile quella che si è abbattuta sulla famiglia Fratucello. Nell’abitazione di via Borghetto, a Minerbe, dove Sara viveva assieme a mamma Donatella, papà Alberto e al fratello Federico che ha 24 anni, fin da ieri mattina decine e decine di persone si sono recate a portare il loro abbraccio ai familiari sconvolti dal dolore.

 

IL DRAMMA

«Martedì scorso», ricostruisce mamma Donatella che con coraggio trova la forza di ripercorrere l’accaduto, «l’avevo accompagnata dal medico di base perché si sentiva affaticata».

Il dottore aveva controllato la pressione, che era risultata nella norma, e aveva prescritto alla ragazza un elettrocardiogramma e le analisi del sangue per controllare i valori della tiroide. Esami normali, non c’era alcun sintomo che poteva lasciare presagire qualcosa di grave.

Venerdì mattina la giovane ha dunque eseguito i controlli prescritti all’ospedale Mater Salutis di Legnago. «Dall’elettrocardiogramma non era emerso nulla di significativo, se non una piccolissima aritmia dovuta al fatto che Sara era anemica, cosa di cui era a conoscenza», precisa la madre.

La giornata è così proseguita normalmente, fino a quando nel tardo pomeriggio la giovane ha salutato i genitori ed è uscita. Sara doveva andare a Novara per lavoro, si era diplomata come geometra ed era una libera professionista nel campo della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Aveva deciso di fare prima una tappa nell’ufficio di alcuni amici, a San Giovanni Lupatoto. Ed è a quel punto che comincia l’incubo. Alle 19.40 la madre riceve una telefonata dal cellulare della figlia, a parlare però è un amico della ragazza, che la informa che Sara si è sentita male, ma che ha ripreso conoscenza. I genitori salgono subito in macchina e si precipitano a San Giovanni Lupatoto. Gli amici nel frattempo avevano allertato anche i soccorsi. Arrivano un’ambulanza e un’automedica; il medico trova Sara ancora cosciente. La ragazza fa appena in tempo a dire che ha fatto degli esami proprio quel giorno e poco altro, poi viene colpita da un arresto cardiocircolatorio. I soccorritori iniziano il massaggio cardiaco, la caricano in ambulanza e corrono alla volta dell’ospedale di Borgo Trento, con i genitori, che nel frattempo erano arrivati sul posto, dietro in macchina. Da quell’arresto cardiaco, purtroppo, la ventiduenne non si riprenderà mai più.

Sara Fratucello viene ricoverata nel reparto di terapia intensiva al Polo Confortini di Borgo Trento; i medici spiegano fin da subito ai famigliari che le condizioni sono molto gravi. Lunedì alle 18.40 viene dichiarato il decesso.

 

«ERA UN VULCANO»

«Sara era un vulcano», dice mamma Donatella, «l’esatto contrario di suo fratello, più pacato, al quale era legatissima. Era una giovane donna sicura di sé, sempre pronta a ridere e scherzare, giocava e faceva l’istruttrice di pallavolo, aveva tantissimi amici che in queste ore ci hanno fatto sentire il loro affetto».

Sara era anche una donatrice di sangue, una scelta che aveva fatto non appena aveva compiuto i 18 anni. «L’ultima donazione l’aveva fatta il 20 marzo scorso», dice ancora la mamma, «mia figlia era una persona sempre pronta ad aiutare il prossimo». Proprio per questo i genitori hanno deciso di acconsentire alla richiesta dei medici di procedere con la donazione degli organi, dei tessuti e delle cornee. «Crediamo che lei avrebbe voluto così», assicura mamma Donatella, quindi rivolge parole di ringraziamento a tutti i medici e agli infermieri dell’Unità semplice dipartimentale di anestesia e terapia intensiva in chirurgia cardiaca diretta dal professore Leonardo Gottin: «Hanno dimostrato tutti grande professionalità e gentilezza».

 

I FUNERALI

I funerali di Sara Fratucello verranno celebrati domani alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Minerbe, molti amici si stanno organizzando per dedicarle un saluto speciale. Questa sera alle 20.30, sempre nella chiesa parrocchiale, verrà recitato il rosario. «I dottori ci hanno detto che quello che è accaduto a mia figlia», conclude mamma Donatella disperata, «è stata una cosa subdola e davvero imprevedibile». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Scuderi

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