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Ruba davanti alla materna, scoperto

Il parcheggio antistante la scuola materna dove è avvenuto il furto
Il parcheggio antistante la scuola materna dove è avvenuto il furto
Il parcheggio antistante la scuola materna dove è avvenuto il furto
Il parcheggio antistante la scuola materna dove è avvenuto il furto

La vecchia Mercedes nera che da tempo si aggirava davanti agli asili e alle elementari dei paesi dell’Adige Guà aveva destato parecchi sospetti e timori tra i genitori che si recavano a prendere i loro figli a scuola. Anche perchè si stavano moltiplicando i furti - la maggior parte fortunatamente falliti a causa probabilmente del tempestivo ritorno dei proprietari - all’interno delle auto lasciate in sosta da mamme, papà e nonni che entravano in classe a prelevare i bambini. La berlina in questione, condotta sempre da un uomo, è stata notata nei giorni scorsi anche davanti alla scuola materna «Carlo Steeb» di Cologna. E in quella circostanza il «manolesta» è riuscito a completare in pochi minuti la razzia. Ha approfittato infatti che un trentatrenne, residente nella città del mandorlato, entrasse all’asilo intorno alle 15.30, per riportare a casa le sue due bambine, e ha mandato in frantumi un finestrino della Ford Cougar lasciata dal papà nel parcheggio situato a poca distanza dalla materna. All’uscita, l’uomo, oltre ai danni all’auto, non ha più trovato il borsello appoggiato sul sedile che conteneva soldi, cellulare, documenti ed altri effetti personali. Al derubato non è rimasto che fare pochi metri e denunciare il furto nella vicina caserma dei carabinieri. Sono scattate così le indagini da parte degli uomini del luogotenente Fabrizio Di Donato, che da mesi monitoravano gli spostamenti di quell’auto scura notata in diverse occasioni nei paraggi delle scuole, non solo del capoluogo ma anche della frazione di Sant’Andrea, di Pressana e Zimella. Gli accertamenti tecnici, uniti alle testimonianze e ad altri elementi raccolti dopo il colpo all’asilo, hanno consentito ai carabinieri di individuare con certezza la Mercedes in questione: la stessa immortalata durante le «trasferte» dalle telecamere di videosorveglianza. Tuttavia c’era un enigma da risolvere visto che la berlina in questione era intestata ad un’anziana signora, quando al volante c’era sempre un uomo. Ai militari è bastato poco per risolvere il rebus. A guidarla era infatti il figlio della donna - R.V., un 39enne residente a San Giovanni Ilarione, disoccupato e con una sfilza di precedenti anche specifici - che è stato così denunciato a piede libero per furto aggravato. Tra i familiari dei bambini, a rischio furti, è ritornata così la tranquillità. Tuttavia, le forze dell’ordine raccomandano vivamente di non lasciare nulla di incustodito, anche solo il tempo necessario per prendere in consegna i figli dopo le lezioni, nelle macchine parcheggiate davanti ai plessi. Tanto meno borse, portafogli, cellulari ed altri oggetti preziosi in grado di «far gola» a malintenzionati che potrebbero aggirarsi nella zona. •

STE.NI.

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