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Operazione Noe Perugia Due veronesi coinvolti

Ci sono anche due veronesi, residenti in provincia, nell’inchiesta dei carabinieri del Noe di Perugia che ha interessato anche il Veneto. I due soggetti, denunciati a piede libero, sono accusati di smaltimento illecito. Si tratta di due «pesci piccoli» dell’inchiesta che ha visto varie misure cautelari ed interdittive nell’ambito di un’indagine della Dda del capoluogo umbro su un’organizzazione criminale dedita allo smaltimento illegale di pannelli fotovoltaici. I militari dell’ Ambiente hanno operato, tra l’altro, nelle province di Padova e Treviso. Nel blitz nazionale sono state sequestrate 12 aziende, coinvolte 38 società e indagate 71 persone che hanno illecitamente operato per conseguire ingiusti profitti in favore delle aziende indagate. A Gualdo Tadino (Perugia), dove è partita l’inchiesta, è stato trovato un considerevole numero di pannelli fotovoltaici dismessi che l’azienda, esibendo documentazione falsa, aveva dichiarato distrutti per le conseguenti operazioni di recupero di Rae. Tuttavia i dispositivi, che risultavano ancora funzionanti, venivano riciclati.

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