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Non si fermano all’alt Inseguiti, un arrestato

I carabinieri con la refurtiva recuperata dal mobilificio Giaretta
I carabinieri con la refurtiva recuperata dal mobilificio Giaretta
I carabinieri con la refurtiva recuperata dal mobilificio Giaretta
I carabinieri con la refurtiva recuperata dal mobilificio Giaretta

Avevano appena caricato il loro furgone di 600 chili di ottone oltre che di armadi nuovi di zecca, appena rubati dal mobilificio quando, a poche centinaia di metri dal magazzino, si sono trovati la paletta dell’alt dei carabinieri sotto il naso. Hanno ignorato l’ordine dei militari e hanno iniziato la fuga a bordo del loro mezzo durata solo un paio di chilometri ma tanto è bastato per speronare l’auto dei militari senza, però, riuscire a seminarli. Una volta resisi conti di non poter scappare a bordo del mezzo, hanno preferito scendere e fuggire a piedi in mezzo ai campi a due passi dal centro di San Pietro di Morubio. Uno dei due è riuscito a fuggire mentre il complice è stato preso poco distante da dove era stato lasciato il furgone. Una notte tutt’altra che tranquilla per i carabinieri del Radiomobile di Peschiera che nella notte tra domenica e lunedì hanno operato tra il mobilificio Giaretta in viale del Lavoro nella frazione di Bonavicina e San Pietro di Morubio. Alla fine dell’inseguimento, in manette è finito Ciro Vitaliano, 45 anni, originario e residente ad Ercolano nel Napoletano. Il quarantacinquenne ieri è stato giudicato per direttissima in tribunale a Verona e il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel suo Comune oltre all’obbligo di presentazione per tre volte alla settimana nella sede delle forze dell’ordine più vicina. Le accuse a carico di Vitaliano parlano di furto aggravato oltre che di resistenza a pubblico ufficiale proprio perchè non ha rispettato l’ordine di fermarsi dei militari. Il pm di turno, Alberto Sergi aveva chiesto per Ciro Vitaliano la custodia cautelare in carcere. In realtà, i carabinieri di Peschiera non hanno concluso le indagini sul furto al mobilificio di San Pietro di Morubio. In queste ore, stanno cercando di dare un nome al complice fuggito ieri notte. E non solo: si sta cercando anche di capire se tra la Provincia di Verona e dintorni, siano stati commessi altri furti dallo stesso Vitaliano e complice, confrontando il modus operandi di ieri notte con altri colpi effettuati in questo ultimo periodo. L’operazione dei militari è iniziata ieri mattina alle cinque quando i militari di Legnago e Peschiera hanno impegnato un paio di pattuglie in un posto di blocco tra Bonavicina e San Pietro di Morubio nell’ambito di una serie di servizi per prevenire e reprimere furti. È così bastato alzare la paletta dell’alt per tentare di fermare un furgone Iveco sospetto in quella zona per centrare l’obiettivo dei servizi. L’ordine, però, non è stato rispettato dai malviventi a bordo del furgone. È così iniziato un inseguimento prima a bordo della pattuglia durato un paio di chilometri poi a piedi per raggiungere ed arrestare Vitaliano mentre l’autista del furgone ha fatto perdere le sue tracce. Il napoletano è stato trovato rannicchiato vicino ad un casale nel disperato tentativo di evitare l’arresto a poche centinaia di metri dal furgone, utilizzato per il furto. Nel frattempo, i militari hanno trovato la refurtiva nel furgone e l’hanno restituita ai titolari del mobilificio. Il furgone Iveco, invece, è stato posto sotto sequestro. •

G.CH.

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