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Mancano i supplenti, si esce prima

Alunni alle elementari «Visentini» nel precedente anno scolastico
Alunni alle elementari «Visentini» nel precedente anno scolastico
Alunni alle elementari «Visentini» nel precedente anno scolastico
Alunni alle elementari «Visentini» nel precedente anno scolastico

Mancano i docenti supplenti. E così l’Istituto comprensivo «Sommariva» di Cerea, a partire da lunedì prossimo, sarà costretto a far uscire tutti i bambini delle cinque scuole elementari della città del mobile con un’ora di anticipo. Una decisione che ha già sollevato accese proteste tra i genitori dei bambini. Mercoledì scorso, il consiglio d’istituto del «Sommariva», convocato dalla direzione scolastica, ha stabilito che, «a causa della mancata nomina dei docenti con supplenza annuale da parte dell’Ufficio scolastico territoriale di Verona, dal 21 settembre e fino a data da destinarsi le scuole primarie di Asparetto, Cherubine, Olga Visentini, San Vito e Villaggio Trieste funzioneranno dalle 7.45 alle 11.45». La comunicazione firmata dalla dirigente scolastica Laura Petronella ha fatto scattare subito la rabbia delle famiglie. Queste ultime sono già alle prese con tutta una serie di difficoltà legate al rientro a scuola con i nuovi protocolli anti Covid-19. Ed ora ecco arrivare quella che ritengono una beffa. Tanto che un gruppo di genitori ha deciso di scrivere una mail al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, il provveditore Albino Barresi, per protestare per i pesanti disagi che questa situazione provocherà. «Siamo rammaricati in merito all’improvvisa riduzione dell’orario scolastico per mancanza di insegnanti, che anticipa di un’ora l’uscita finora fissata alle 12.45», scrivono mamme e papà nella missiva. «Questa riduzione di orario», prosegue il documento, «comporterà non pochi problemi per noi genitori in quanto siamo tutti lavoratori. Ci troveremo infatti impossibilitati a recuperare i nostri bambini con questo nuovo orario. Non tutti, purtroppo, possiamo contare su nonni disponibili o possiamo permetterci una baby sitter. Inoltre, i nostri datori di lavoro potrebbero giustamente lamentarsi o non darci permessi di uscita anticipata in base alla mole lavorativa. Ferie e permessi, ad un certo punto, finiscono e rischiamo anche un possibile licenziamento. Chiediamo, pertanto, di risolvere in brevissimo tempo la questione». Dal Comune spiegano che la situazione con cui sono costrette a fare i conti le scuole ceretane è davvero complicata. «Devono essere nominati 40 insegnanti, 25 alla primaria e 15 alla secondaria», esordisce il vicesindaco con delega all’Istruzione Lara Fadini. «Stiamo cercando in tutti i modi di garantire un appoggio alla scuola e alle famiglie», prosegue Fadini, «la dirigente sta facendo il massimo, le mancano insegnanti nonostante la scuola sia pronta. Al momento non si riesce nemmeno a fare lezione per coprire le carenze del personale. Noi aiutiamo le famiglie in tutti i modi possibili, il servizio scuolabus sarà comunque garantito anche con questo cambio d’orario». Al riguardo, va giù ancora più pesante il sindaco Marco Franzoni. «È scandaloso che ogni anno il ministero arrivi all’inizio delle scuole senza essere in grado di assicurare un organico completo in grado di garantire il normale svolgimento delle lezioni senza disagi». «Comune e Istituto comprensivo si stanno facendo carico delle carenze del ministro Lucia Azzolina», conclude il primo cittadino. •

Francesco Scuderi

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