Dramma per A.B., una mamma di 31 anni, che vive insieme al marito R.R., di 37, e a i loro due bimbi di cinque e due anni, a Terrazzo.
La giovane, che appena una decina di giorni fa, ormai al termine di una gravidanza tranquilla, si stava preparando all’arrivo del terzogenito, è viva grazie a due interventi d’urgenza ai quali è stata sottoposta all’ospedale «Mater Salutis» di Legnago in seguito ad uno shock emorragico provocato da un aneurisma dell’arteria splenica che porta il sangue alla milza.
Per il piccolo, invece, nonostante i disperati tentativi dei medici di salvarlo, non c’è stato purtroppo nulla da fare.
La 31enne si è sentita male in chiesa. Le amiche accanto a lei, oltre ad avvertire subito il marito a casa in malattia, per non perdere minuti preziosi, l’hanno trasportata immediatamente in auto al Pronto soccorso del «Mater Salutis».
Da qui, la 31enne, ormai priva di sensi e colpita da una grave emorragia, ha raggiunto l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia per essere sottoposta ad un parto cesareo d’urgenza. Una corsa contro il tempo, condotta impeccabilmente dall’équipe medica, ma che nulla ha potuto per il piccolo, nato morto a causa di una prolungata ipossia (carenza di ossigeno).
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