<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Maestro arrestato, psicologo per gli alunni

Bambini alle elementari: nella Bassa è stato arrestato un maestro
Bambini alle elementari: nella Bassa è stato arrestato un maestro
Bambini alle elementari: nella Bassa è stato arrestato un maestro
Bambini alle elementari: nella Bassa è stato arrestato un maestro

Uno psicologo ed un supplente per ridare al più presto la giusta serenità a tutti gli alunni della classe coinvolta. Sono i provvedimenti che la dirigenza della scuola primaria dell’Istituto comprensivo del Comune della Bassa, dove insegnava il maestro 53enne accusato di maltrattamenti nei confronti di alcuni suoi scolari, ha adottato all’indomani della comunicazione ufficiale degli arresti domiciliari dell’insegnante. Un provvedimento, questo, disposto sulla base di un’ordinanza di custodia chiesta dal pm Giovanni Pietro Pascucci e firmata dal giudice per le indagini preliminari Paola Vacca, che al momento rimane confermato, nonostante il maestro, difeso dall’avvocato Stefano Gomiero di Legnago, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, abbia negato di aver mai messo le mani addosso ai bambini o di averli strattonati o malmenati. Ammettendo solo di aver perso la pazienza e di aver alzato la voce in seguito alle frasi offensive e reiterate di un paio di alunni che minavano la sua professionalità. Alla luce di quanto previsto in casi di questo tipo, gli Uffici scolastici regionale e provinciale hanno intanto predisposto la sospensione cautelare obbligatoria nei confronti del docente, mentre a scuola per gli otto bambini della classe terza oggetto di indagini - dove insegnano comunque altri docenti, tra i quali uno di sostegno, assegnato a due scolari - è stato incaricato un supplente. «Gli alunni hanno bisogno di ritrovare un clima di tranquillità ed armonia», spiega la dirigente scolastica, «proprio per questo saranno seguiti anche da uno psicologo, una figura sulla quale la scuola può già contare e che in caso di bisogno interviene in modo mirato nelle diverse classi». Quanto alla vicenda che ha visto protagonista l’insegnante, la dirigente, pur con le necessarie cautele legate al procedimento in corso, rimarca come la scuola, una volta venuta a conoscenza di quanto segnalato da alcuni genitori e da un altro insegnante, si sia subito attivata in base alle norme di legge. «Ci siamo immediatamente fatti carico del problema», sottolinea la preside, «informando chi di dovere e agendo poi in accordo con carabinieri, Ufficio scolastico e Procura di Verona. Quello che mi preme dire è che la scuola ha agito fin dall’inizio perché fossero ripristinati i diritti di tutti, in particolare degli scolari. Azioni che stiamo portando avanti tuttora, sempre in collegamento con la rete istituzionale». «Il mio intento ora», conclude, «è di riportare serenità in tutto l’istituto». Le indagini nei confronti del docente, laureato in Pedagogia, sono state avviate alla fine di marzo a seguito delle segnalazioni dei genitori di due alunni che a casa avevano raccontato che «il maestro li maltrattava e strattonava». Sulla base di questo, il pm aveva disposto l’installazione di telecamere nell’aula. In un mese e mezzo di riprese, non sarebbero emersi episodi di percosse, ma comunque ripetuti atteggiamenti violenti, con urla in faccia ai bambini, spintoni e altri comportamenti sopra le righe di cui l'insegnante davanti al gip si è scusato, ammettendo di avere avuto reazioni sbagliate perché esasperato da alcuni alunni che lo sbeffeggiavano ed offendevano. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Elisabetta Papa

Suggerimenti