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La guida ai vini
di Verona farà il bis
con i tre campioni

Enrico Fiorini
Enrico Fiorini
Enrico Fiorini
Enrico Fiorini

Non si troverà nelle rinomate zone vitivinicole della Valpolicella o in quella del Soave. Eppure Legnago sta diventando uno dei punti di riferimento per il mondo del vino veronese. Nascerà infatti sempre nel capoluogo della Bassa la seconda edizione de «La Guida ai Vini di Verona», che sarà poi venduta il prossimo autunno in abbinata al quotidiano L’Arena. Curatori del manuale enologico saranno ancora una volta i sommelier Enrico Fiorini, Gianluca Boninsegna e Marco Scandogliero, rispettivamente campioni regionali Ais Veneto nel 2014, 2015 e 2016 e tutti originari della pianura veronese.

Intanto, a Legnago, si è appena concluso il primo livello del corso Ais Veneto diretto dal sommelier Giuseppe Micalizzi e che ha come obiettivo quello di formare nuovi sommelier professionisti. Un successo, quello incontrato dalle 15 lezioni ospitate al ristorante Tenuta San Martino di San Vito, che hanno visto la partecipazione di 40 iscritti. Tanto che il corso riprenderà il prossimo settembre con il secondo dei tre livelli programmati per ottenere la qualifica. «Siamo soddisfatti di aver portato nella Bassa veronese la nostra passione per il bere intelligente e di qualità», esordisce Fiorini, titolare di Tenuta San Martino. «Oltre alla nuova Guida in preparazione e al corso Ais», prosegue Fiorini, «un’importante novità che riguarderà da vicino il nostro territorio è la recente nascita della nuova Doc Pinot Grigio delle Venezie. Si tratta della più grande Denominazione d’origine europea riferita ad un vitigno, un’occasione che i nostri agricoltori non dovranno assolutamente perdere per valorizzare l’economia locale». F.S.

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