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«La Giunta soltanto maschile è illegale Pronti i ricorsi»

Non si placano le polemiche attorno alle mancate «quote rosa» nella nuova giunta di Boschi Sant’Anna. Il gruppo di opposizione «Verso il futuro», guidato dal capogruppo Giovanni Tumicelli, è pronto a dare battaglia. «Abbiamo già pronti i ricorsi al Prefetto e al Tar» annuncia Tumicelli, «l’attuale giunta è fuorilegge e noi intendiamo ripristinare la legalità». Una scelta, quella di una Giunta tutta maschile, che il neosindaco Enrico Occhiali ha istituito dopo il rifiuto delle elette Valeria Calearo ed Elena Moratelli - che hanno però accettato l’incarico di consigliere con delega - e anche delle non elette Silvia Boscarato e Sabrina Brogin. Una serie di dinieghi che, all’opposizione, sembrano sospetti. «Il sindaco ha dichiarato che non possono entrare in Giunta donne al di fuori delle candidate di maggioranza», prosegue Tumicelli, «è falso perché si può chiedere a qualunque donna residente in paese di fare l’assessore». Perciò, secondo l’opposizione, i motivi sarebbero altri. «Secondo noi, c’è stato un accordo in maggioranza per cui, in caso di vittoria, chi aveva più voti diventava assessore», ipotizza Tumicelli, «i più votati sono stati Davide Ricoldi e Alessandro Coltro che, infatti, sono assessori». L'articolo 46 della legge 267 del 2000 impone al sindaco la nomina dei membri di Giunta nel rispetto del principio delle pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi. Nel frattempo, però, alcuni Tar regionali hanno emesso sentenze che hanno permesso a Comuni sotto i 3 mila abitanti di avere giunte solo maschili o femminili. «Sono eccezioni, non regole», dice Antonio Bottazzi, ex candidato sindaco, «e al momento di sottoscrivere la propria candidatura si accettano leggi e regolamenti in materia, inclusi quelli sulla parità di genere». •

L.B.

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