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I pazienti di due paesi perdono il loro medico

Giuseppe Calzavara DIENNEFOTO
Giuseppe Calzavara DIENNEFOTO
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Giuseppe Calzavara DIENNEFOTO

Le frazioni di San Gregorio e Bonaldo dicono addio al medico Calzavara dopo 40 anni di ininterrotta assistenza agli ammalati. Si sta per concludere, infatti, la pluridecennale esperienza della famiglia Calzavara a servizio delle famiglie, iniziata nel 1950 con il padovano dottor Giovanni, proveniente da un ambulatorio di Raldon, che aveva accettato quella che al tempo veniva denominata «condotta medica» a San Gregorio di Veronella per avvicinarsi alla città del Santo. «Mio padre iniziò a lavorare in paese e vi si stabilì con la famiglia, io avevo solo due settimane di vita», ricorda Giuseppe «Peppino» Calzavara, anche lui medico di famiglia, prossimo ai 70 anni e alla pensione. «Si affezionò alla gente, si impegnò nel sociale, soprattutto nella scuola materna, di cui fu uno degli animatori più convinti e per molti anni presidente. Non se ne andò più da San Gregorio che divenne, di fatto, il suo paese d'adozione». Giovanni, morto nel 2005, ebbe tre figli. Il primogenito Giuseppe non ha mai pensato ad un lavoro diverso da quello del medico. «Vedevo come mio padre si prendeva cura delle persone e in cuor mio sapevo che un giorno avrei preso il suo posto», racconta Peppino. «Per noi la medicina era quasi un mito familiare». Nel 1980, quando il padre è andato in pensione, Calzavara junior ha vinto il concorso ed è riuscito a prendere in carico gli stessi pazienti del padre. La sua casa è l'ambulatorio, e l'ambulatorio è la sua casa. In via Piazza 82, a pochi passi dal parco giochi e dalle scuole di San Gregorio, tutti sanno che possono suonare il campanello e trovare il dottor Peppino disposto ad ascoltarli e a consigliarli. Il medico, che andrà in pensione il prossimo 29 febbraio, ha vissuto in prima persona la Riforma sanitaria e i cambiamenti radicali della professione di medico di famiglia, ma ha saputo mantenere una condotta irreprensibile, un'attenzione umana e premurosa, uno spirito solidale e aperto alle novità. «Sono stato fortunato a svolgere il servizio in una zona come quella del Colognese», racconta Calzavara, «per molti versi pionieristica e anticipatrice dei cambiamenti in atto nel settore». A Cologna è nato ad esempio, prima che in altre località, un servizio di guardia medica notturno e festivo, «che ci permetteva di dormire sereni e di non essere svegliati in piena notte dalle emergenze». Uno dei maggiori crucci dei medici di famiglia che cessano l’attività è quello di lasciare scoperti i propri pazienti, com'è successo l'anno scorso a Coriano, dopo il pensionamento del dottor Loris Mohorovicic. Fortunatamente, il posto di Calzavara non rimarrà vacante: il medico Tzvetan Todorov, in servizio all'ex Rsa riabilitativa di Cologna, ha accettato l'incarico proposto dall'Ulss e subentrerà a Calzavara il prossimo 1 marzo. •

Paola Bosaro

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