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L'appello di una donna di Gazzo

«Ho la leucemia
e una figlia piccola
Donate il midollo»

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Irene con il marito e, al centro, il presidente Avis di Castel d'Ario Giacomo Savi
Irene con il marito e, al centro, il presidente Avis di Castel d'Ario Giacomo Savi
appello di irene: donate il midollo

«Cerco un donatore di midollo osseo per salvarmi la vita». È l’appello che Irene Marchiella, 34 anni, di Gazzo Veronese, lancia dopo che le è stato diagnosticato un particolare tumore del sangue che si può appunto guarire solo con il trapianto del midollo. «Dallo scorso giugno ho scoperto di essere stata colpita da leucemia linfoblastica acuta ph+», racconta la giovane mamma, che ha una bambina di cinque mesi. «Ci siamo trasferiti a Gazzo per essere vicini ai miei genitori», spiega la donna, originaria di Gazzo, che fino a un mese fa viveva a Castel d'Ario.

 

«Sono certa di vincere la mia battaglia» dice Irene. «Il mio è un appello che lancio per sensibilizzare la gente al problema dei malati di leucemia, come nel mio caso. Infatti con il trapianto si dà la possibilità a queste persone sfortunate di ricominciare a vivere». E lei vuole vivere «per la sua bambina».

 

Per diventare donatori di midollo osseo bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, avere un peso corporeo di almeno 50 chili e godere di buona salute. La disponibilità del donatore rimane valida fino ai 55 anni. Sul sito dell’Admo si trovano informazioni chiare su come funziona.

Lino Fontana

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