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Veronella

Girano per cercare
casa, denunciati
dalla polizia locale

La polizia locale dell’Adige Guà che ha effettuato i controlli
La polizia locale dell’Adige Guà che ha effettuato i controlli
La polizia locale dell’Adige Guà che ha effettuato i controlli
La polizia locale dell’Adige Guà che ha effettuato i controlli

Giravano in auto per Veronella a caccia di annunci immobiliari perché devono cambiare casa. Sembra incredibile ma domenica pomeriggio due quarantenni, nonostante i numerosi appelli a rimanere nella propria abitazione per combattere l’emergenza Coronavirus e ad uscire solo per motivi di salute, lavoro ed eventuali emergenze, sono stati sorpresi da una pattuglia dei vigili dell’Unione Adige Guà mentre erano intenti a cercare le offerte più vantaggiose sul mercato locale.

Vera o reale che sia, la motivazione non è stata sufficiente ad evitare la segnalazione da parte dei vigili alla Procura di Verona per aver violato i provvedimenti dell’autorità, in base all’articolo 650 del codice penale: reato che prevede un’ammenda di 206,51 euro o una pena fino a tre mesi di carcere. Un altro fermo, con conseguente segnalazione sempre alla Procura, è avvenuto nello stesso pomeriggio anche a Zimella dove ad essere controllato è stato un ventenne che ha dichiarato agli agenti di voler andare a trovare i parenti.

 

Complessivamente, nella giornata di domenica sono stati una quindicina i controlli eseguiti dagli uomini del comandante Graziano Lovato. Intanto, in questi giorni, il centralino del comando dell’Adige Guà, che ha sede a Pressana, è stato preso d’assalto da numerose persone con richieste al limite dell’incredibile. Si scopre così che se c’è una cosa che il Coronavirus sembra poter contrastare fino al prossimo 3 aprile, meglio di quanto non abbiano fatto fino ad oggi le leggi, potrebbe essere il lavoro sommerso. «Lavoro in nero, se mi fermano ho problemi o posso andare lo stesso a lavorare?», ha domandato un cittadino. Non avendo un datore, chi svolge un lavoro irregolare sarà costretto a rimanere in casa a meno che non voglia correre il rischio di incappare nei provvedimenti previsti nel decreto «Io resto a casa».

Ancora più curiosa è stata la richiesta di un’altra residente. «Vorrei andare dal mio macellaio di fiducia ad Arzignano è possibile?». Naturalmente, anche in questo caso, la risposta è negativa. Chi lo ha chiesto dovrà perciò accontentarsi del macellaio sotto casa. •

Francesco Scuderi

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