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Controllo dei carabinieri, oppone resistenza. Arrestato

«Voglio denunciare il sequestro di un essere umano. Il nostro sovrano Enrico della dinastia Bella è stato sequestrato dai carabinieri». La telefonata arriva in redazione alle 18.30. Dall’altra parte Giuliano della dinastia Pullini della Serenissima nazion veneta sovrana dela Venesia. Per dinastia in questo «Stato» si intende una famiglia che per storia radicata nel territorio. La telefonata continua sottolineando che l’amico Enrico, della dinastia Bella sarebbe stato sequestrato dai carabinieri di Cerea: «Ore fa è stato portato via, non sappiamo dove sia stato messo, non sappiamo se è vivo, lui era in auto ed è stato fermato nel parcheggio del supermercato Tosano. È stato fatto scendere brutalmente dall’auto e scaraventato a terra come un cane e ammanettato». L’uomo, secondo quanto testimoniano gli amici era in auto con la madre, aveva la targa della Nazione veneta. «Noi siamo uno Stato, piccolissimo, ma siamo uno Stato», dicono. All’interlocutore facciamo notare che non basta proclamare una Stato, affinchè esso sia tale, ma è necessario che esso venga riconosciuto. Ma non c’è verso. Giuliano della dinastia Pullini insiste nell’affermare che il Proclama è stato fatto. E che quindi lo Stato esiste. Il 17 maggio scorso la dichiarazione di Indipendenza è stata fatta a mezzo mondo. Via Pec. Ma il povero Enrico della dinastia Bella transitava, voglia o no, su suolo italico, con targa...inesistente e assicurazione scaduta. «È stato aggredito», dicono i suoi, «anche la madre è contusa, visto che lo ha difeso. Abbiamo la registrazione. E lui è il comandante della nostre forze di polizia. Al terminale è emerso qualche precedente di giustizia e così «l’essere umano», come son soliti dire i suoi concittadini, è stato portato in caserma. Avendo lui, posto in essere resistenza, è stato arrestato per il reato previsto dal codice di procedura penale. E comparirà davanti al giudice per il processo per direttissima nelle prossime ore. •

A.V.

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