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Contagiato un ospite ultraottantenne Scatta l’allarme alla «Maria Gasparini»

La casa di riposo di Villa Bartolomea ospita 68 anziani DIENNEFOTO
La casa di riposo di Villa Bartolomea ospita 68 anziani DIENNEFOTO
La casa di riposo di Villa Bartolomea ospita 68 anziani DIENNEFOTO
La casa di riposo di Villa Bartolomea ospita 68 anziani DIENNEFOTO

Elisabetta Papa Allarme alla casa di riposo di Villa Bartolomea. Il primo caso positivo al Coronavirus registrato in paese è quello di un ultraottantenne ospite dell’Ipab «Maria Gasparini»: struttura che conta attualmente 68 anziani, dai 70 ai 100 anni, ed una quarantina di persone, tra dipendenti e addetti di due cooperative. A confermarlo - dopo che il sindaco Andrea Tuzza, con un comunicato pubblicato sul sito Internet del municipio in linea con quanto ricevuto dalle autorità competenti, aveva ufficializzato che «una persona del nostro Comune era risultata positiva al test per il Covid-19 - è il dottor Mario Riccardo Colla, presidente dell’ente. Il quale ha immediatamente applicato i protocolli sanitari stabiliti dall’Ulss, avvisando poi il primo cittadino. L’anziano risultato positivo, è ricoverato da martedì 17 nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Mater Salutis di Legnago. Come tutti gli altri ospiti della «Gasparini» non ha avuto contatti recenti con i suoi familiari visto che la casa di riposo, a seguito del primo decreto legge emanato per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, è stata chiusa al pubblico già a partire dallo scorso 24 febbraio. Da allora, se non autorizzato per motivi particolari e comunque sempre in linea con le restrittive disposizioni governative come avvenuto nel caso del recente decesso di un ospite, nessun estraneo è più entrato nell’istituto. Tuttavia, già dall’altra sera, come è naturale che sia, la tensione all’interno della struttura si è fatta sentire. Ieri mattina, l’Ulss ha iniziato a processare i tamponi su tutti gli anziani e il personale, ma per i risultati ufficiali si dovranno attendere le prossime ore. In base ai dati che emergeranno si procederà come da protocollo. «Sono molto preoccupato per quanto accaduto», sottolinea il presidente Colla – Desidero esprimere la mia vicinanza alla famiglie dell’anziano contagiato, a quelle di tutti gli altri ospiti e al personale che, in un momento così difficile, porta avanti con coraggio il proprio lavoro. Purtroppo, in linea con casi analoghi, è impossibile sapere da dove sia partito il contagio. Come detto, fin dagli inizi dell’emergenza, sono state messe rigorosamente in atto tutte le disposizioni ricevute». «Chiunque di noi potrebbe essere un portatore asintomatico», conclude Colla, «come del resto potrebbero esserlo anche alcuni dei nostri ospiti che tre volte alla settimana vengono portati al Mater Salutis per il trattamento di alcune patologie». Anche il sindaco, in attesa dei risultati dei tamponi, ribadisce che «l’amministrazione comunale seguirà l’evolversi della situazione con la massima attenzione». «Siamo vicini ai familiari degli anziani dell’Ipab e agli operatori sanitari in prima linea nell’affrontare questa emergenza». «Purtroppo però», rimarca il primo cittadino, «il disagio di noi amministratori è di non poter recepire in tempi brevi dalle autorità competenti le necessarie informazioni. Voglio comunque raccomandare ai cittadini di rimanere nella propria abitazione ed uscire solo in caso di stretta e comprovata necessità». •

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