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Scoperto da un agricoltore che sfalciava l’erba

Cadavere trovato
in un fosso, forse
è il bracciante sparito

I carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche intervenuti  a Ronco DIENNEFOTO
I carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche intervenuti a Ronco DIENNEFOTO
I carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche intervenuti  a Ronco DIENNEFOTO
I carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche intervenuti a Ronco DIENNEFOTO

Nelle campagne di Albaro, frazione di Ronco all’Adige un agricoltore ha rinvenuto il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione, quasi mummificato.

Allertati, sul posto si sono quindi precipitati i carabinieri della stazione di Scardevara con i colleghi del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago e gli specialisti della Sezione investigazioni scientifiche (Sis) dell’Arma che hanno effettuato i rilievi. L’identità di quel corpo ormai saponificato, e quindi completamente irriconoscibile complici anche le temperature elevate delle ultime settimane, resta misteriosa. Così come le cause del decesso. Anche se, in base ai primi riscontri, gli investigatori tenderebbero ad escludere una morte violenta.

A risolvere il giallo, che in queste ore tiene con il fiato sospeso il paese della Bassa, saranno l’esame autoptico e gli altri accertamenti tecnici a cui verrà sottoposta la salma che è stata rimossa intorno a mezzogiorno su disposizione del pm di turno.

Tuttavia, la somma di diversi elementi emersi dalle prime verifiche lascia presupporre che possa trattarsi con tutta probabilità di Costinel Monteanu, il bracciante romeno di 41 anni scomparso improvvisamente lo scorso 12 agosto dall’azienda agricola Trestini di via Gatelle in cui era arrivato solo due giorni prima dal suo Paese per iniziare la raccolta delle mele. E dove alloggiava con un nipote ed un altro operaio stagionale prima di dissolversi nel nulla. 

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Stefano Nicoli

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