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Biasin ha campo libero Resta la sola candidata

Sonia Biasin
Sonia Biasin
Sonia Biasin
Sonia Biasin

È l’unica lista rimasta in campo, dopo che pure il Consiglio di Stato ha respinto di Roberto Benin per vedere riammessa la propria civica, rigettata dalla Commissione circondariale di Soave per una pendenza nel casellario giudiziario. «Per Sonia Biasin sindaco», lista che prende il nome dalla candidata sindaco, è l’unica compagine dell’Unione Adige Guà a portare il simbolo della Lega. Il partito di Salvini, infatti, è presente col simbolo e anche con sei candidati consiglieri, fra cui il segretario locale del Carroccio Gionata Manega e l’ex assessore ai Servizi sociali Davide Posenato. Il gruppo di Biasin però ha anche un’altra anima, legata all’attuale opposizione in consiglio comunale, quella di «Uniti e solidali». A rappresentare «Uniti» ci saranno Giuseppe Piubello, consigliere di minoranza, amministratore di lungo corso (entrato per la prima volta in consiglio nel 1975) ed ex vicesindaco, e Simonetta Giusti. Biasin, 52 anni, già candidata consigliere alle amministrative precedenti (non eletta), non ha tessere in tasca ma si dice vicina al centrodestra. Ha iniziato presto a lavorare come commercialista e ancora oggi è impiegata in uno studio di Lonigo. Da una decina d’anni segue anche i settori comunicazione ed enologia. È sommelier e collabora con un giornale online sul mondo del vino. Fra le sue passioni, il teatro, il cinema e l’opera. Fa volontariato con i bambini del doposcuola di Santo Stefano. La civica «Per Sonia Biasin sindaco» punta su sicurezza e legalità, in un Comune balzato alle cronache per gli arresti di cinque affiliati alla ‘ndrina Grande Aracri di Cutro, provincia di Crotone. Fra i fermati, tre persone della famiglia Multari risiedevano a Zimella, e sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, intimidazioni, minacce e incendio doloso. «Crediamo nell’onestà e nella correttezza: ci impegneremo perché ci sia pulizia in politica e nella società civile», dice Biasin. «Speriamo che con l’ultima operazione dei Ros e gli arresti dei Multari, il fenomeno mafioso sia stato estirpato dal nostro paese». Sul fronte sicurezza il gruppo propone la sottoscrizione di accordi con associazioni che svolgono servizi di controllo del territorio, come i carabinieri in congedo. «Dobbiamo tener d’occhio in particolare alcuni quartieri, dove la presenza di immigrati è piuttosto elevata, come in via Vergaglia», riferisce Manega. Un’altra priorità per Biasin e compagni è la riattivazione dei rapporti fra amministratori, associazioni di volontariato, gruppi parrocchiali e comitati sagra, «rapporti che sono stati interrotti o si sono affievoliti negli ultimi anni», osserva Biasin. La civica «Per Biasin sindaco» sarà oggi, dalle 9 alle 13, con un gazebo in piazza Marconi a Santo Stefano e domani in piazza della Valle a Zimella per incontrare la gente. •

Paola Bosaro

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