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Bazar di droga e armi Condannato a 16 mesi

I carabinieri di Rovigo con il materiale sequestrato al 38enne
I carabinieri di Rovigo con il materiale sequestrato al 38enne
I carabinieri di Rovigo con il materiale sequestrato al 38enne
I carabinieri di Rovigo con il materiale sequestrato al 38enne

Le trasferte serali a Rovigo, a bordo della sua Mercedes trasformata in una rifornita «dispensa» in grado di assecondare ogni richiesta dei tossicodipendenti della zona, sono costate care all’«ambulante della droga». Andrea Antole, 38enne di Boschi Sant’Anna, arrestato lo scorso dicembre dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile del capoluogo polesano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto di armi e oggetti atti ad offendere, è stato infatti condannato in tribunale a Rovigo a 16 mesi di reclusione. Il giudice Laura Contini, oltre a disporre la sospensione della pena, ha revocato la misura cautelare dell’obbligo quotidiano di firma, nella caserma di Minerbe, al quale il giudice Mabel Manca aveva sottoposto un mese e mezzo fa l’uomo al termine dell’udienza di convalida. Si chiude così l’iter giudiziario scaturito dall’operazione messa a segno dagli uomini del capitano Giovanni Truglio nel parcheggio di un locale pubblico di viale Porta Adige. Quella notte, i militari, che da tempo tenevano d’occhio i «viaggi» sospetti di Antole, notarono il 38enne in sosta nella sua Mercedes classe A. E scattò subito il controllo. Nel corso della perquisizione il pusher venne trovato in possesso di un involucro contenente un piccolo quantitativo di cocaina, eroina ed ecstasy. Nell’abitacolo nascondeva invece una picozza, due coltelli a serramanico ed uno storditore elettrico. Ma la sorpresa maggiore i carabinieri la ebbero quando estesero il controllo alla sua abitazione situata nel piccolo centro dell’Adige Fratta. In casa vennero infatti recuperati tre dosi di eroina, cinque di eroina, una pastiglia di ecstasy e 72 grammi di hashish suddivisi in tre pezzi. Oltre a bilancini di precisione, materiale per confezionare le dosi ed anfetamine. Ma non solo. Nel verbale di sequestro i militari annotarono anche altri due coltelli a serramanico, due paia di manette, 845 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita, e la bellezza di 11 telefoni cellulari con varie sim usati con tutta probabilità per tenere i contatti con i clienti. Tutto materiale che costò allo spacciatore, con la passione per un equipaggiamento a dir poco pericoloso, l’arresto. Ed ora il 38enne è ritornato completamente libero. •

Stefano Nicoli

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