Un botto nelle campagne di Palesella, un’auto incendiata e fiamme visibili ad alcuni chilometri di distanza. Con tanto di giallo attorno a quella carcassa completamente carbonizzata su cui sono ora concentrate le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago intervenuti sul posto con i colleghi della stazione di Castagnaro e i vigili del fuoco del distaccamento di San Pietro. È mistero fitto sull’incendio divampato l’altra sera in una zona isolata della frazione di Cerea. Erano da poco passate le 22.30 quando i residenti di via Palesella Scuole hanno visto levarsi in cielo spaventose lingue di fuoco provenienti da una stradina sterrata racchiusa tra due campi. Immediatamente è partita la richiesta d’intervento e sul posto si sono precipitati i pompieri che sono riusciti a domare il rogo che aveva ridotto ad uno scheletro una Honda Civic priva tra l’altro di targhe. Scongiurata l’esplosione del serbatoio della macchina a benzina è arrivato il momento di fare luce su un episodio avvolto ancora da molti punti interrogativi, che i militari del maggiore Vincenza Chiacchierini sono impegnati in queste ore a dipanare. Gli inquirenti sono propensi a ritenere che l’auto in questione, di cui non è rimasto praticamente nulla, sia stata rubata per poi venire utilizzata per compiere qualche furto o rapina nel circondario, forse nella vicina provincia di Mantova raggiungibile dalla Transpolesana, visto che di recente non si sono registrati episodi di criminalità nella Bassa. La Civic è stata sequestrata e trasferita in un’officina di Minerbe dove gli uomini del luogotenente Mauro Tenani hanno svolto i rilievi tecnici di pari passo ad altri accertamenti mirati a risolvere il caso. •