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Il 16 settembre va in onda l’evento anche su larena.it e alla sera su Telearena

Chi sono i cittadini del futuro? A TEDx ne parla Marco Buemi

Marco Buemi
Marco Buemi
Marco Buemi
Marco Buemi

Un futuro diverso, in cui il tema della cittadinanza sarà fondamentale e in cui bisognerà per forza fare i conti con i temi della sostenibilità e dell’innovazione sociale. Si parlerà anche di quello nel prossimo Salon di TEDx Verona, il terzo e ultimo degli eventi online organizzati per la serie «Dialoghi sul futuro»: l’argomento scelto è quello di «Democrazia e cittadinanza», trattato nell’evento del 16 settembre alle 13,30 con diretta su www.larena.it e in onda su Telearena la sera, oltre che in diretta streaming anche sulle pagine Facebook de L’Arena, di Telearena e di Radioverona. Ma il Salon andrà in onda anche su Telearena, la sera del 16 settembre alle 21,30. «Democrazia e cittadinanza sono due temi strettamente correlati, che formano un tema unico, di estrema attualità», conferma Leopoldo Tinazzi, responsabile team allestimenti di TEDx Verona.

 

«Ci interrogheremo su quali sono i meccanismi della partecipazione popolare alla politica e, più in generale, alla cosa pubblica. Il concetto di cittadinanza si trasformerà in qualcosa di diverso in futuro? Su quali basi si verrà considerati cittadini e quali saranno i diritti connessi a questo status? Non necessariamente si dovrà abbandonare l'idea di appartenere a una nazione, ma di certo la globalizzazione importerà sempre più temi all'interno del concetto di cittadinanza».

Ancora di più in un periodo complesso come quello del post Covid. «Abbiamo visto durante la pandemia come il dibattito sul cosa fare sia necessariamente esteso su scala globale. Questo è un esempio di quello che sarà il trend nel prossimo futuro», va avanti Tinazzi, «la società verrà sempre più posta di fronte a problemi che riguarderanno il mondo, dovremo abituarci di più a pensare a dinamiche non solamente locali o nazionali. Ambiente, sicurezza e regolamentazione di internet sono tre esempi di questo tipi di problemi, già peraltro all'ordine del giorno. Perché il dibattito sia democratico si deve innanzitutto parlare molto di questi temi sugli organi di informazione e nelle sedi della politica, a partire dalle sedi comunali. L'educazione civica è l'unica arma per creare una coscienza e un'identità collettive. In questo senso, qui in Italia ci troviamo in una situazione favorevole, avendo la comunità europea come laboratorio e osservatorio privilegiato. Non senza qualche fatica e qualche controsenso, ci siamo avviati in un processo di integrazione delle politiche nazionali all'interno di uno stato-continente».

 

Proprio di partecipazione a progetti di carattere civico e urbano parlerà Marco Buemi, esperto di città sostenibili e innovazione sociale, nonché consulente governativo con esperienza nazionale ed internazionale, di cui 12 anni alla presidenza del Consigli dei Ministri come esperto e coordinatore del Fondo Sociale Europeo e progettazione europea. Insegna alle università Venice Internationale e Tor Vergata sullo sviluppo urbano sostenibile e al master di scienze politiche, e il suo talk sarà incentrato sul racconto di alcune esperienze significative nell'arco degli ultimi 15 anni di cooperazione civica e creazione di modelli sostenibili per lo sviluppo delle città. Durante il lockdown ha ideato e sviluppato la piattaforma multistakeholder sui temi del welfare e diversity, DNA – Difference iN Addition. Ha trattato questi temi in molte pubblicazioni nazionali/internazionali e nel suo blog per L’Espresso «Obiettivo Sostenibile».

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