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Fieracavalli

Il cavallo come cura
a disabilità e autismo
Talk a Casa Athesis

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In diretta da Casa Athesis
In diretta da Casa Athesis
Il talk sull'ippoterapia - 1

L'ippoterapia è il tema del talk show di Casa Athesis di oggi che potrete seguire in diretta sul nostro sito dalle 15,30. Il cavallo come terapia dopo violenza o traumi, per la disabilità, l'autismo, per il disagio degli adolescenti. Ne parleranno Laura Roveri, Giuliana Guadagnini, Giusy Pedracchini, Chiara Comencini, Simona Tironi, moderatrice Valentina Burati.

 

 

Laura Roveri parla della sua esperienza con i cavalli, cui si è avvicinata dopo la violenzadi cui fu vittima da parte del fidanzato: «Con il cavallo la relazione è non verbale, attraverso il corpo, e questo permette di ricominciare». Il suo percorso di riabilitazione è stato con il maneggio di Lorenzo Costa a Monteforte, che si è trasformato in un progetto di yoga abbinato al cavallo. In accompagnamento alla psicoterapia tradizionale.

 

 

Al centro Cavallo per tutti nel Bresciano si uniscono competenze diverse, dallo psicoterapeuta al dottore in scienze motorie, che vengono abbinate al cavallo. L'associazione, spiega Giusy Pedraccini, segue ragazzi con disabilità o autismo.  «I progetti per bambini e ragazzi si strutturano in fasi, che iniziano con la cura del cavallo» spiega Chiara Comencini, «poi si passa in campo, in base al tipo di disabilità, insieme a bambini normodotati».

 

Verona con la Ulss 9 mette in campo l'ippoterapia per i ragazzi autistici. «Sappiamo che nell'autismo le aree colpite sono comunicazione e linguaggio. Con il cavallo non c'è bisogno di parlare, si passa già al contatto. Con sequenze che danno sicurezza e tranquillità al bambino» spiega Comencini. 

 

Simona Tironi, vicepresidente della commissione sanità della Regione Lombardia: «Ippoterapia che abbiamo attivato in Lombardia è accreditata al Servizio sanitario nazionale, Rientra in un progetto più grande della pet therapy: da un anno e mezzo abbiamo dato alle strutture sanitarie la possibilità di inserire gli animali d'affezione, che sono veri e propri mediatori terapeutici». Sia gli animali personali dei pazienti, sia quelli delle strutture: il Niguarda ha una scuderia, ad esempio, e il percorso è iniziati nel 1981.

 

La Lombardia, spiega ancora Tironi, ha attivato un progetto sulla funeraria, per cremare il proprio animale da affezione che possa poi essere tumulato nella stessa teca cimiteriale del padrone.

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Gli altri ospiti arrivati a Casa Athesis sono Alfredo Dal Corso presidente della Fondazione Fevoss Santa Toscana, e le vincitrici del premio tesi di laurea o dottorato su interventi assistiti con equini per adolescenti che abusano di smartphone: primo premio Alba Rusconi, seconde Anna Paola Vesco e Erika Raggi, e Angelo Pasi che ha finanziato il premio.