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QUANTE STORIE

Sonia tra cappuccini e brioche
con l'amore per la montagna

Continua il viaggio per conoscere gli addetti alla vendita di città e provincia più votati
Sonia Coatti al lavoro da Giornale e Caffè FOTO MARCHIORI
Sonia Coatti al lavoro da Giornale e Caffè FOTO MARCHIORI
sonia coatti, edicola caffè via cairoli

Continua il viaggio fra i commessi di Verona e provincia. Fra loro c’è anche Sonia Coatti, 27enne di San Massimo di Verona, che da un anno e mezzo lavora al Giornale e Caffè in via Cairoli nel cuore della città. Tagliandi compilati con il suo nome ne sono già arrivati alla nostra redazione e questa notizia sembra prenderla in contropiede. Ma non del tutto: «Avevo qualche sospetto lo devo ammettere. Soprattutto qui al lavoro, ma anche a casa c’era qualcosa di strano».

 

Ed ecco svelato il mistero: Sonia al momento è fra le migliori commesse, e bariste, di Verona. La 27enne è entrata nella classifica probabilmente grazie alla sua risata ed allegria contagiosa. Questo deve aver convinto anche i clienti del bar a votarla e quindi sceglierla come la loro barista preferita. La sua esperienza in questo lavoro inizia da lontano. I suoi genitori, infatti, da tantissimi anni gestiscono una pizzeria proprio a San Massimo. «Ci sono cresciuta lì dentro», spiega Sonia divertita. Facile capire dove abbia imparato i trucchi del mestiere. «Avevo solo 16 anni quando ho iniziato a dare una mano all’interno della pizzeria», aggiunge. Ma nel passaggio dal ristorante dei suoi genitori al lavoro all’interno del bar c’è anche un frammento di storia che si ferma in pasticceria per almeno tre anni. Anche qui, Sonia, si occupava del bar. «

 

Mi piace molto come lavoro e non mi pesa», dice la protagonista di una delle tante storie che verranno raccontate sulle pagine de L’Arena durante i tre mesi dell’iniziativa. Precisazione significativa perché si sveglia quasi tutte le mattina - tranne i fine settimana dove può dormire un po’ di più, ma non troppo - all’alba. «Inizio a lavorare quasi sempre alle sei del mattino, e mi sveglio almeno un paio di ore prima per prepararmi ed arrivare in tempo in centro». Ecco perché la precisazione sul fatto che questo sia davvero il lavoro per lei diventa importante. «La cosa che mi piace di più sono le colazioni. Qui si possono trovare clienti che passano spesso dal bar. Poi, pur essendo in centro, è un locale particolare e frequentato sia dai turisti in visita alla città, ma anche da chi vive la quotidianità di Verona. Come ad esempio altri commessi o chi lavora in ufficio in zona. Il rapporto che si ha con i clienti quando si lavora in una pizzeria è diverso rispetto a un bar. Quando il cliente è seduto per diverso tempo, e magari viene anche spesso, si riesce ad instaurare un rapporto che non si ha magari nel tempo di una colazione», dice anche con il sorriso addosso la barista del Giornale e Caffè. «Sono due cose diverse».

 

Alla passione per la montagna - «ma vado anche al mare», assicura sorridendo - unisce quella per i bambini: «Lo scorso anno, nei momenti rimasti liberi, mi occupavo del doposcuola in un progetto formativo». E riguardo alla nostra iniziativa racconta: «Devo ancora metabolizzare il tutto, sono sincera. Anche se qualcosa lo avevo intuito nei giorni scorsi». Giurando di non sapere, prima di questa intervista, che era finita nella lista dei migliori commessi di Verona e provincia dopo poche settimane dal via dell’iniziativa de L’Arena. «Per ora provo un mix di sensazioni contrastanti. Io, a dir la verità, sono una ragazza che si emoziona parecchio», conclude cercando di nascondere un po’ di imbarazzo. Ma ora che anche lei è entrata in gioco, tutto può succedere.

Nicolò Vincenzi

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