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SOTTO I RIFLETTORI

Marika scala la classifica e punta in alto

La barista ha conquistato tutti a suon di sorrisi. «Bello che qualcuno mi pensi anche fuori da qui»
Marika Ridolfi del Mokka Caffè
Marika Ridolfi del Mokka Caffè
Marika Ridolfi

È rimasta in silenzio fino ad ora. Le sue 900 preferenze erano passate quasi inosservate, perse fra molte. Quasi fosse una tattica. Poi, all’improvviso, Marika Ridolfi è piombata in classifica. Si è posizionata fra le primissime e insidia seriamente chi fino a poco fa poteva sentirsi al sicuro.

Lavora al Mokka Cafè di Cerea e ora che il gioco si fa duro fa sul serio. Già lo scorso anno ci aveva provato, ma i tagliandi erano stati consegnati quasi alla fine dell’iniziativa. Era davvero troppo difficile inserirsi in corsa e puntare in alto. Vuole arrivare «tra i primi», dice adesso. Vaga ma non troppo. Forse scaramantica. Quest’anno è tutt’altra storia. In una sola volta alla nostra redazione sono arrivati più di 16mila punti. Un bottino impressionante che la fanno diventare da subito protagonista.

Marika ha 32 anni e lavora da sempre fra tavoli e bancone. Una predestinata perché ha iniziato da giovanissima lavorando nel ristorante dei suoi genitori. Al Mokka fa la cameriera da un anno, praticamente da quando ha aperto in centro paese. L’hanno cercata i nuovi proprietari sapendo che con Marika si poteva andare sul sicuro. «Devo ringraziarli per questo. Ma anche perché pure grazie a loro sto partecipando all’iniziativa del giornale», spiega subito. Ha dovuto abituarsi a una sveglia che suona nel cuore della notte. Ma adesso è diventata ormai un’abitudine.

 

«Mi sveglio ogni mattina alle 4. A volte anche alle 3, dipende da cosa devo fare durante la giornata», aggiunge. In ogni caso alle 5 deve essere al bar perché i primi clienti arrivano già alle 6. Questo l’orario d’apertura del locale con i primi caffè e cappuccini, cornetti e brioches. «I nostri clienti», prosegue la protagonista di giornata, «sono molto abituali. Certo, ci sono quelli di passaggio ma solitamente è una clientela affezionata». Per questo Marika li conosce quasi tutti: «Sono del paese e poi lavoro qui», spiega per sottolineare come davvero si tratti quasi di una grande famiglia. «Cerco di servirli sempre con il sorriso per far iniziare bene la giornata». Ama correre e cucinare racconta, ma il pensiero torna all’iniziativa de L’Arena.

 

«È una grande soddisfazione. Non avrei mai pensato che qualcuno potesse votarmi, cioè che qualcuno potesse pensare a me anche quando non è presente qui al bar. Spero di arrivare tra i primi, anche perché il giovedì si crea sempre un po’ di tensione per vedere dov’è il mio nome in classifica», dice sorridendo. Sono tante le persone che fino a questo momento si sono mobilitate per lei. Per farla salire il più in alto possibile e farla diventare, magari, la migliore commessa di Verona e provincia al secondo tentativo. «Vengono due professori a fare colazione qui da noi», racconta la 32enne quando le viene chiesto chi sono i suoi principali sostenitori, «e una mattina hanno visto che stavamo compilando i tagliandi. Così si sono interessati e da quel momento hanno iniziato a raccoglierli anche loro. Ma poi ci sono anche tanti altri clienti che li consegnano direttamente qui al bar oltre al nonno». Una macchina che, partita forse in sordina, adesso è pronta allo sprint da qui alla conclusione della gara. Le dirette avversarie, lassù in cima alla classifica, sono avvertite.

Nicolò Vincenzi

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