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LA SFIDA CONTINUA

Laura, dal negozio ai social media

Laura Tanfani ha presentato alla Feltrinelli il libro «Se la mia vita fosse una canzone» ORLANDO
Laura Tanfani ha presentato alla Feltrinelli il libro «Se la mia vita fosse una canzone» ORLANDO
Laura Tanfani ha presentato alla Feltrinelli il libro «Se la mia vita fosse una canzone» ORLANDO
Laura Tanfani ha presentato alla Feltrinelli il libro «Se la mia vita fosse una canzone» ORLANDO

Da commessa a social media manager. È la storia di Laura Tanfani, divenuta celebre grazie alla sua creatività e alla sua ironia. Laura è l’ideatrice di «Vita da commessa»: blog, pagina Facebook e poi fumetti raccolti in due volumi e pubblicati nel 2017 e nel 2018. Approdata alla Feltrinelli di via Quattro Spade di Verona per presentare il suo primo libro «Se la mia vita fosse una canzone» pubblicato da Sperling e Kupfer, Laura ha raccontato quel pezzo del suo passato legato al mondo dei commessi, in onore dell’iniziativa del nostro quotidiano. Laureata in Design e Disciplina della Moda a Urbino, oggi lavora a Milano ma per quattro anni ha lavorato in un negozio Benetton a Chiaravalle, in provincia di Ancona. La creatività, il disegno e la passione per la scrittura l’ha sempre accompagnata, ma la sua esperienza di vita non si è limitata a questo. «A fine 2012 ha trovato lavoro in un negozio Benetton a conduzione familiare, a Chiaravalle che conta 14mila abitanti e dove ci conosciamo tutti», ha spiegato la Tanfani, «il mio pensiero è stato: ok, lavoro in negozio, ma è temporaneo. Nel 2014 ho avuto l’idea di raccontare tramite vignette le richieste assurde dei clienti, grazie anche alla mia passione per il disegno. È stata la mia valvola di sfogo. Ho postato una vignetta su Facebook e da lì si è attivato il motore sui social. A fine 2016 mi ha contattata una casa editrice di Padova e mi ha proposto di pubblicare un libro di vignette con loro di vignette e qualche testo. Nel 2017 è uscito il primo, nel 2018 il secondo. A gennaio del 2017 sono stata licenziata dal negozio per la crisi, ero l’ultima arrivata. Da una parte ero contenta, l’ho visto come un rilancio». Dopo una stagione come barista in uno stabilimento balneare, è arrivata a Milano e oggi lavora con alcune agenzie. Quella di commessa è stata, però, un’esperienza formativa molto importante, nonostante sia un lavoro piuttosto stressante. «L’esperienza come commessa mi ha portato ad apprezzare il tempo, si lavora sempre durante le feste e nei fine settimana. In quel negozio ho anche conosciuto tantissime persone, alcune davvero meravigliose. Quando mi hanno licenziata, alcuni clienti mi hanno portato dei regali. Non sono stata la commessa accomodante, anzi. Essere stata una commessa mi ha portato la pazienza, ora apprezzo di più le cose, come ad esempio il lavoro che faccio». Il progetto di «Vita da commessa» prosegue, Laura raccoglie tutto ciò che le viene raccontato e lo trasforma in fumetti. Un appoggio, un aiuto a chi, come lei in passato, riesce a fare dell’ironia su quanto di stravagante possa accadere durante una giornata lavorativa. «Fare la commessa non è da tutti, occorre molta passione per fare questo lavoro, bisogna essere anche empatiche, pazienti. Se questa è la strada per arrivare dove sono, rifarei tutto perché mi ha aiutata ad aprire gli occhi verso il mondo». •

Adele Oriana Orlando

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