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Viaggio tra gli addetti alla vendita più votati

Gessica e Martina, i sogni dietro il bancone

Gessica Ferrari e Martina Drezza
Gessica Ferrari e Martina Drezza
Gessica Ferrari e Martina Drezza
Gessica Ferrari e Martina Drezza

Vent’anni di esperienza, gentilezza ed emozioni. Gessica Ferrari è una delle donne più apprezzate e votate. Nata a Negrar nel 1980, Gessica ha studiato a Bosco Chiesanuova, specializzandosi nella pasticceria e in cucina. Dopo aver lavorato alla pasticceria De Marchi, nel 1999 è entrata nella famiglia Begali come commessa al banco di un’attività che dal 1957 prepara dolci e colazioni. «Ho cominciato in questa pasticceria in realtà, perché ho fatto qui lo stage», racconta, «in quell’occasione mi fecero provare “per scherzo” a stare al bancone del bar, mi piacque molto e così iniziai a farlo. Ho lavorato prima in un’altra pasticceria, part time, appena ho saputo che si era liberato un posto qui, mi sono spostata, questa famiglia la conoscevo da tempo, visto che ho frequentato la scuola con il nipote Michele». Gessica parla della pasticceria Begali come se fosse la sua seconda casa e mentre racconta questi vent’anni trascorsi in quel luogo, riserva una parola gentile per coloro che le diedero la possibilità di lavorare lì: Vittorio Begali e la moglie Ornella, entrambi scomparsi da qualche tempo. «Trascorsi i tre anni di apprendistato fu proprio il signor Vittorio a volermi comunicare che mi avrebbero tenuta con un contratto fisso, questo è uno dei ricordi che terrò per sempre nel cuore». Oggi l’armonia familiare prosegue con il figlio di Vittorio, Fabio Begali e la nuora Nadia. «Lavoro con il pubblico da 20 anni, all’inizio ero molto timida, per questo all’inizio è stata dura, ma ora questo è un ambiente familiare: credo che per fare questo lavoro occorra essere prima di tutto genuini, non dare troppa confidenza ma nemmeno essere troppo distaccati. Dopo anni, con alcuni clienti ci si racconta e ci si conosce bene». E che i suoi cliente le vogliano bene, è evidente dai numerosi tagliandi che arrivano ogni settimana. «Penso che questa sia una bella iniziativa, vedo la gente molto coinvolta e che mi apprezza: inoltre dà la possibilità a chi lavora con il pubblico di vedere l’affetto del cliente nei nostri confronti, di farci sentire importanti. Non faccio un lavoro per il quale sono conosciuta, ma questa iniziativa permette di vedere proprio quanto nel piccolo le persone ti apprezzino. Credo che questo ci aiuti a lavorare ancora più volentieri». L’entusiasmo di Gessica è travolgente, la storia di quanto questo lavoro la gratifichi è evidente, ma a tutto questo lei è arrivata grazie alle caratteristiche che considera imprescindibili: la pazienza, l’umiltà e la riverenza, che lei personalmente mostra fin dal suo primo impiego. «Sono passati vent’anni e non me ne sono accorta», conclude, «quando lavori in un certo modo sei sempre ripagata, io mi ci sento».

 

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Tra occhiali, lenti, aste e stanghette spicca la personalità vivace e raggiante di Martina Drezza. Lei, trentunenne, mamma di una bimba di tre anni, lavora presso l’Iperottica di Negrar, ed emozionata, racconta: «È una bella soddisfazione per me sapere di aver ricevuto tutti questi voti. Conoscevo già l’iniziativa del concorso dall’anno scorso, a cui avevo partecipato, ma quest’anno, non appena è ripartita la sfida del commesso dell’anno, tutti i miei clienti si sono subito mobilitati, portandomi in negozio moltissimi tagliandi. Ed essere votata per il secondo anno di fila, mi fa sentire davvero apprezzata e mi rende molto entusiasta». E continua: «Lavoro in negozio da due anni con un orario part time, così ho anche il tempo sufficiente da dedicare alla mia bimba, al mio compagno e a svolgere le varie faccende di casa: mi piace definirmi una mamma sprint. Ho una vita movimentata, senza alcun dubbio, ma sono sempre stata una donna molto energica e questo è uno dei miei punti di forza che mi ha permesso di sentirmi, ora più che mai, pienamente realizzata». Ed è proprio la solarità che trasmette Martina a non essere sfuggita all’attenzione della gente e afferma: «Sono nata e cresciuta a Negrar e ora che lavoro nel mio paese natio, conosco praticamente quasi tutta la mia clientela. Per dieci anni ho lavorato in un negozio di abbigliamento in centro storico, dove avevo a che fare con persone di tutte le nazionalità, qui invece l’approccio con il cliente è molto diverso. Mi piace quando, al di là del rapporto venditore – acquirente, si riesce ad instaurare un legame di empatia verso l’altro. Cerco infatti di dedicarmi al cliente a 360 gradi, ascoltando i suoi bisogni, dando consigli sulla vendita, e, perché no, anche riguardo qualche altra tematica su cui mi chiedono un parere». All’Iperottica di Negrar il clima che si percepisce è decisamente positivo, non solo per i clienti ma anche per i colleghi stessi e, sorridendo, Martina racconta: «Qui in negozio mi trovo benissimo, i miei datori di lavoro sono persone stupende. Mi hanno insegnato moltissime cose, mi occupo infatti della vendita, della riparazione delle aste, della lettura della varie ricette, insomma, ho imparato a fare un po’ di tutto. Ogni giorno, mi piace mettermi in gioco e sfidare me stessa e sono sempre pronta ad imparare qualcosa di nuovo. Quest’anno ho anche ottenuto il contratto indeterminato ed è una gratificazione enorme». E piena di gioia, conclude: «Avrete capito quanto sia entusiasta del lavoro. Vi aspetto il 16 novembre alla festa che si terrà nel nostro negozio con tanto di buffet, musica dal vivo e tante sorprese per voi sui nostri occhiali». •

Adele Oriana Orlando e Francesca Boldo

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