<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Pappe, coccole
e amore: «Così
Zombie è rinato»

Quando è arrivato al canile aveva la rogna e pesava pochi chili Una volontaria: «L'ho portato a casa per curarlo. Ora è guarito»
Pappe, coccole e amore: «Così Zombie è rinato»
Pappe, coccole e amore: «Così Zombie è rinato»
Pappe, coccole e amore: «Così Zombie è rinato»
Pappe, coccole e amore: «Così Zombie è rinato»

Il nome che le volontarie del canile sanitario hanno scelto per lui, Zombie, non è certo carino. Ma quando lo hanno visto la prima volta, lo scorso luglio, non era un cane, ma un mucchietto di ossa senza pelo. Triste storia, quella di questo cucciolo di Amstaff (ha sei mesi) messo sotto sequestro giudiziario lo scorso luglio. Su segnalazione di alcuni cittadini, che al Saval sentivano i latrati disperati dei cani, le forze dell'ordine lo hanno trovato assieme a una decina di sventurati fratelli. In condizioni che è difficile descrivere. Basta il quadro clinico del cucciolo per immaginare in quale ambiente e in quali condizioni vivessero Zombie e i suoi fratelli.«Era talmente denutrito che stava morendo», confida la volontaria Alda, «non aveva la forza di reggersi sulle zampe. (...)

Leggi l'articolo integrale sul giornale in edicola.