L'incendio (probabilmente doloso) di Costermano a un'azienda di trasporti e logistica è l'ennesimo rilevato a Verona e provincia (qui uno dei numerosi precedenti).
E nei giorni scorsi era emerso il drammatico aumento di estorsioni subite da aziende veronesi.
Per il veronese Vincenzo D'Arienzo, parlamentare Pd, questo «testimonia la capacità della criminalità organizzata di agire sul nostro territorio. Colpisce la perfetta conoscenza di questo segmento economico, l’individuazione di coloro che sono ritenuti possibili concorrenti e l’assoluta capacità (e facilità) di colpire con il classico degli strumenti intimidatori: l’incendio. Questo ultimo attacco incendiario ha le medesime caratteristiche, e forse gli stessi esecutori e mandanti, di tutti gli altri».
E continua: «Più volte ho chiesto che a Verona venisse destinato un magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia e che qui venisse creato un pool apposito di inquirenti specializzati nel contrasto alle mafie. A che punto siamo? Negli ultimi due anni qui a Verona contiamo circa 25 fatti gravi tra incendi ad aziende, interdittive antimafia e operazioni di Polizia Giudiziaria di livello nazionale contro la criminalità organizzata. Di questo passo, ci scapperà anche il morto ed allora si capirà che la nostra sicurezza è seriamente compromessa e speriamo non sia troppo tardi».
«Non si può proprio accettare questa situazione che sta letteralmente sfuggendo di mano». Così il portavoce alla Camera per il Movimento 5 Stelle, Mattia Fantinati. «L'ennesimo incendio a mezzi di aziende del settore trasporti elogistica testimonia la capacità della criminalità organizzata di agire sul nostro territorio».