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Viabilità e polemiche

Chiusura estiva della Affi-Peschiera ai mezzi pesanti, la protesta dei camionisti: «Follia»

La decisione del prefetto vede contrapposti sindaci e autostrasportatori
Moto sulla Affi-Peschiera
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Lo stop da metà giugno a metà settembre ai mezzi pesanti sulla tangenziale Peschiera-Affi (formata dalle due strade regionali 450 e 11dir) fa esultare i sindaci, ma è un duro contraccolpo per le aziende di autotrasporti. I contenuti del provvedimento, che sarà emanato da Veneto Strade, sono stati anticipati giovedì scorso alla riunione con il prefetto Demetrio Martino, cui erano presenti anche le associazioni di categoria. Limitazioni e deroghe ricalcheranno quelle dello scorso agosto: divieto di circolazione di giorno per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate, ad esclusione di quelli con carico e scarico merci sul territorio provinciale. Da definire la fascia oraria: dalle 7 alle 19 quella proposta dal sindaco di Affi, dalle 8 alle 22 quella attuata lo scorso anno. 

«Capiamo l'esigenza del territorio dovuta al grande flusso turistico, ma non siamo una categoria da demonizzare, è eccessivo estendere il divieto per tre mesi: sarebbe un buon compromesso limitare a luglio e agosto», osserva Federica Berzacola, presidente della Sezione trasporti e logistica di Confindustria Verona, che rappresenta un centinaio di aziende. La tangenziale tra i caselli di Affi e Peschiera è una scorciatoia per i mezzi che dalla A22 devono passare alla A4 e viceversa, ma anche un risparmio di tempo e costi di carburante. «Auspichiamo che il divieto sia temporaneo, perché quando sarà aperto il casello di Castelnuovo il problema dell'imbuto di Peschiera sarà quasi risolto», aggiunge Berzacola. Rimarrà però il traffico in tangenziale, cui accederanno i mezzi in uscita a Castelnuovo.

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Alessio Sorio, segretario di Fai Verona, federazione che sul territorio provinciale conta 320 aziende, annuncia l’invio di una lettera al prefetto: «Tre mesi di blocco è una follia, chiederemo di farlo solo ad agosto o al massimo due mesi, e che i Comuni cui vanno i benefici del turismo si facciano carico di ristorare i trasportatori italiani dei maggiori costi sostenuti», calcolati in 35-40 euro a trasporto, «che non possiamo riversare sui clienti con cui abbiamo contratti annuali già stipulati». Per Fai il provvedimento è un'ingiustizia: «Chi subisce sono le imprese italiane che pagano le tasse e hanno diritto di usare le infrastrutture pubbliche», rincara Sorio. «Lo scorso anno i nostri autotrasportatori sono rimasti in autostrada, cosa che non hanno fatto gli stranieri perché non c’erano controlli e segnaletica adeguati». 

Soddisfatti invece i sindaci, che ringraziano il prefetto «per aver accolto le nostre richieste in anticipo». «La tangenziale sarà più vivibile, percorribile e sicura. L'idea non nasce per penalizzare gli autotrasportatori locali, ma per lasciare in autostrada chi non ha necessità di uscire», dice il sindaco di Affi, Marco Sega. «Un grande risultato», commenta da Peschiera Orietta Gaiulli. «È stato risolto un problema che causava disagi al casello e alle persone e ai lavoratori che rimanevano bloccati nel traffico».

Katia Ferraro

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