«I lavoratori della Fondazione Arena, convocata l’Assemblea generale alla presenza dei segretari nazionali e territoriali, hanno votato la sfiducia della dirigenza». Inizia così la nota della rappresentanza sindacale unitaria che spiega: «L'Assemblea, con esito pressoché plebiscitario, sfiduciando la governance, ha riconfermato i gravi segnali di inadeguatezza, inaffidabilità e inconsistenza già denunciati quest’estate e ha deliberato tra le varie iniziative di lotta, oltre alla continuazione dell’assemblea permanente iniziata ad ottobre, tre giornate di sciopero».
I sindacati denuncia che le «garanzie di rispetto ai pilastri irrinunciabili del modello Fondazione lirico-sinfonica richiesti a gran voce, già nel corso dell'estate, alla Direzione, non solo non sono state fornite, ma anzi vi sono stati opposti elementi contrari e destrutturanti, primi tra tutti la volontà di non programmare attività artistica triennale, ma nemmeno su 12 mesi, in un teatro come la Fondazione Arena di Verona che è stabile e l’assenza di presa di responsabilità per bandire i concorsi per la copertura dei posti vacanti».
E proseguono: «Con la minaccia di recupero a tutti i lavoratori di parti salariali pregresse, l’assunzione dell’ennesimo dirigente e la decisione di bloccare i contratti a termine, i lavoratori hanno deciso che la misura è colma e che la cosiddetta “squadra” dirigenziale loro imposta non è all’altezza del mandato istituzionale ricevuto. Questa “squadra” dirigente - conclude la nota dei sindacati - non è in grado di portare la Fondazione Arena verso il rilancio con la dovuta progettualità ed anzi espone il teatro ad un continuo rischio di paralisi per la sua ormai conclamata incapacità a risolvere qualsiasi tematica organizzativa e gestionale. Non è questa la Direzione che l’Arena di Verona merita»