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Violenza in famiglia,
c’è un caso a settimana

Una cinquantina di casi di violenza domestica all’anno segnalati nel territorio dell’ex Ulss 22
Una cinquantina di casi di violenza domestica all’anno segnalati nel territorio dell’ex Ulss 22
Una cinquantina di casi di violenza domestica all’anno segnalati nel territorio dell’ex Ulss 22
Una cinquantina di casi di violenza domestica all’anno segnalati nel territorio dell’ex Ulss 22

Prevenzione e assistenza. Sono queste le parole chiave nella lotta alla violenza domestica. Villafranca si prepara a un ciclo di conferenze, organizzato dall’ associazione La casa di Elena, sugli abusi ai danni di donne e minori. A questo proposito, il vicesindaco di Villafranca Nicola Terilli, sottolineando l’importanza dell’ iniziativa, precisa: «Villafranca non è un’isola felice. Ci sono casi in costante aumento soprattutto per quanto riguarda ragazzini che già nei primi anni della scuola media, o addirittura alla fine delle elementari, manifestano situazioni di estremo disagio. Esistono problemi sociali forti all’interno della famiglia. Abbiamo rilevato qualche caso di sexting: vendita di parti del proprio corpo con foto o video in cambio di soldi o abbonamenti telefonici. Segnali preoccupanti e c’è bisogno di un patto ferreo fra istituzioni, scuole e famiglie».

Argomenti che sono tornati alla ribalta grazie alla cronaca dell’ultimo periodo, ma che sono presenti pure nel territorio veronese, e più in particolare anche in quello di competenza dell’ex Ulss22, con una popolazione di 300 mila abitanti. Per quanto riguarda le violenze domestiche, in quest’ area emerge una situazione critica a settimana, una cinquantina di casi all’anno. Quasi sempre le vittime sono donne. L’Ulss mette a disposizione appartamenti protetti e case di pronta accoglienza dove trovare rifugio per un periodo anche di qualche mese. I posti disponibili sono 14 e quasi sempre sono occupati da donne con i propri figli. «I servizi sociali fanno la loro parte, ma c’è un estremo bisogno di azioni di prevenzione a partire dai primi gradi della scuola», aggiunge Terilli che fra le sue deleghe ha quella alle politiche sociali e alla famiglia. «Abbiamo messo in piedi un protocollo d’intesa con le scuole per le segnalazioni di maltrattamenti e disagio. Nell’ambito del progetto Benessere a scuola abbiamo attivato uno sportello con una psicologa».

«Per questo», conclude il vice sindaco, «abbiamo accettato di buon grado la proposta culturale de La casa di Elena. È stato scelto Quaderni come luogo perché la coop Famiglia felice (che col Comune dà il patrocinio all’iniziativa) è già molto inserita in quel contesto, dove gestisce appartamenti protetti e case famiglia». I sette incontri si terranno, a partire da martedì 24 ottobre, al centro sociale di Quaderni e verranno realizzati proprio dalla nuova associazione La casa di Elena. Questa è nata per portare aiuto a donne maltrattate, ma è anche un luogo di sostegno per i genitori oltre e per le vittime di bullismo. Vengono fornite informazioni e consigli grazie all’intervento di psicologi, legali e professionisti. «Servono prevenzione e un aiuto concreto nei casi ormai in atto. È necessario sensibilizzare su un tema molto scottante. Si fa fatica ad aprirsi e parlarne, noi cerchiamo di aiutare in questo senso», sottolinea la presidentessa Elena Colasio, affiancata da Giusto Vecchiato, ex direttore dei servizi sociali di Verona e dall’avvocato Chiara Vecchini. Vecchiato spiega: «Spesso si incontra una resistenza nel palesare certi problemi alle istituzioni. Viviamo nella contraddizione che il giudizio esterno sia più importante del benessere interiore. Vorremmo creare un punto di ascolto dove chiunque possa sentirsi protetto dall’ anonimato». «Intervenire quando il fatto è già compiuto è importante, ma prevenire lo è ancor di più. Manca un retroterra educativo e culturale», dice il pedagogista Pio Cinquetti, uno dei relatori. Durante gli incontri sarà possibile ascoltare testimonianze, alla fine di ciascuno ci sarà un piccolo rinfresco organizzato dalle donne ospiti degli appartamenti protetti La corte dei Miracoli.

Nicolò Vincenzi

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