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Villa Ciresola aperta agli sposi E nel parco foto con brindisi

L’assessore Debora Bovo nella sala di Villa Ciresola FOTO PECORA
L’assessore Debora Bovo nella sala di Villa Ciresola FOTO PECORA
L’assessore Debora Bovo nella sala di Villa Ciresola FOTO PECORA
L’assessore Debora Bovo nella sala di Villa Ciresola FOTO PECORA

Il matrimonio nella cornice di un’antica dimora storica diventa un’opzione possibile per chi decide di scambiarsi le fedi nunziali a Mozzecane. Villa Ciresola, prestigiosa residenza tardo cinquecentesca, inserita nell’elenco dell’istituto regionale ville venete, spalanca le sue porte agli sposi, residenti e non, nella stagione preferita per convolare. Al primo piano dell’edificio, che ospita anche la biblioteca comunale, è stata restaurata e arredata una sala «che probabilmente un tempo rappresentava uno studio», spiega Debora Bovo, assessore alla Cultura e pari opportunità che in prima persona si è occupata dell’allestimento del nuovo spazio. Finora per i matrimoni civili-nel 2018 sono stati 14 sui 17 complessivi celebrati sul territorio comunale, quasi tutti officiati dal sindaco Thomas Piccinini-era disponibile solo la sala consiliare. Ora si può scegliere. O la consueta opzione, gratuita. Oppure la stanza affrescata della villa, abbellita da quadri alle pareti, addobbi ed arredamento decisamente più in linea con la cerimonia. La soluzione consente anche di fruire del parco, appena rinnovato, per salutare gli invitati con un brindisi, dopo il sì. La location ha però ha un costo. Il tariffario, approvato dalla Giunta dopo il via libera al regolamento per i matrimoni civili da parte del consiglio, prevede che negli orari d’ufficio la celebrazione costi 200 euro per i residenti, 400 per chi viene da fuori. Il sabato pomeriggio, dalle 15.30 alle 17, invece, la spesa oscilla tra i 300 ed i 500 euro. Gli importi comprendono i costi di utilizzo e, il sabato pomeriggio, anche quelli del personale per l’espletamento del servizio. «Chi raggiunge l’anagrafe per avviare le pratiche necessarie al matrimonio viene informato anche sulla nuova soluzione e abbiamo già iniziato ad avere qualche prenotazione», spiega Bovo. «Risulta molto gradita la possibilità di accedere al parco per foto e brindisi». Lo spazio da marzo a ottobre torna a disposizione del pubblico, dopo un intervento accurato di potatura delle piante secolari, di ripiantumazione di arbusti presto in fioritura e la realizzazione, in collaborazione con la multinazionale Nutreco di un percorso sensoriale. Unico freno all’utilizzo della villa può venire dal regolamento per i matrimoni civili che all’articolo 7 vieta tassativamente l’utilizzo del riso o coriandoli sia nell’edificio che nel parco, pena l’obbligo di raccolta da parte degli sposi o di personale da loro autorizzato. Una regola che per essere rispettata necessità della collaborazione dei parenti degli sposi, dettata dall’esigenza di mantenere il decoro del sito appena riqualificato. •

Valeria Zanetti

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