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La storia

Verona-Pakistan
Nozze combinate
via whatsapp

I due sposi
I due sposi
I due sposi
I due sposi

Sul telefonino l’ha memorizzata come «Ifrah moglie». Il nome lo aveva scritto di getto a dicembre, la prima volta che la chiamò per presentarsi: «Ciao, sono il tuo futuro marito». Due mesi dopo Burhan Mohammad, un 25enne nato a Villafranca da genitori pakistani, ha sposato quella ragazza del Punjab, una regione dell’India, senza averla mai incontrata: un paio di messaggi su Whatsapp e una telefonata a quasi ottomila chilometri di distanza sono stati sufficienti per combinare il matrimonio. Per sancire l’unione è stato poi necessario un viaggio in Pakistan, dove Burhan ha potuto vedere Ifrah solo quando erano già ufficialmente marito e moglie.

Lei è una 21enne bellissima «colta e intelligente», la descrive lui, definendosi «innamoratissimo». Un matrimonio che, oltre che combinato, è stato lampo. «A dicembre mio padre mi mandò la foto di una ragazza», racconta, «io ero al lavoro, non ci feci molto caso, ma gli risposi che era carina. Lui non perse tempo e alla sera, quando ero tornato a casa, insistette per presentarmi subito i genitori di Ifrah al telefono». 

Francesca Lorandi

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