La «Casa in collina», comunità terapeutico-riabilitativa protetta, situata in località Fenili a Valeggio sul Mincio, ha festeggiato i diciassette anni di attività, inaugurando una nuova cucina.
La struttura, che è di proprietà dell’Ulss 9 Scaligera, è stata affidata in gestione alla cooperativa sociale Cercate di Verona e accoglie persone di età diverse (si va dai 20 ai 50 anni), provenienti da tutto il territorio del Villafranchese, con problematiche psichiatriche gravi, per le quali non è possibile la permanenza in famiglia.
Ecco allora la funzione della «Casa in collina», che prende il nome dal titolo di un famoso romanzo di Cesare Pavese. Di fatto la struttura, spiegano i responsabili della cooperativa, «è una microsocietà nella quale la vita comunitaria e le dinamiche di gruppo vengono utilizzate per la comprensione e la modifica del comportamento individuale e per lo sviluppo di un personale progetto di vita; svolge compiti terapeutico-riabilitativi finalizzati al reinserimento sociale; offre possibilità di esperienze occupazionali».Per gli ospiti vengono organizzate attività interne ed esterne alla comunità, dalla cura dell’orto ai lavori creativi, alle gite.
Lo scopo è il recupero e il mantenimento delle abilità di base della persona quali la cura di sé e degli spazi, il contatto sociale, e la gestione dei propri vissuti, col supporto della terapia farmacologica. «Per i nostri ospiti», ha evidenziato Maria Schenker, coordinatrice della sede, «accuditi da uno staff multi professionale, sono molto importanti anche le normali attività quotidiane, come quelle legate al pasto o al riordino della tavola e della cucina».
Al taglio del nostro della nuova cucina sono intervenuti Fausto Mazzi, presidente della cooperativa, e il sindaco valeggiano Angelo Tosoni.