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Ricatto a luci rosse, subito a processo

Chiusa l’inchiesta per l’escort che ricattò un cliente di 40 anni
Chiusa l’inchiesta per l’escort che ricattò un cliente di 40 anni
Chiusa l’inchiesta per l’escort che ricattò un cliente di 40 anni
Chiusa l’inchiesta per l’escort che ricattò un cliente di 40 anni

C’è la prova evidente del ricatto a luci rosse, sostiene il gip Livia Magri così com’è stata indicata nella richiesta di giudizio immediato del pm Gennaro Ottaviano dopo le indagini dei carabinieri di Villafranca. Si può quindi saltare l’udienza preliminare e passare davanti al giudice. Eugenia Roxana Varga, 30 anni, arrestata l’otto ottobre scorso e ancora in carcere, dovrà presentarsi nel giro di qualche settimana davanti al tribunale per rispondere di tentata e continuata estorsione ai danni di un suo cliente di 40 anni, residente nel Villafranchese. Il giorno del processo non è stato ancora fissato perché il difensore della straniera, l’avvocato Maurizio Milan, ha replica al decreto di giudizio immediato con la richiesta di patteggiamento o rito abbreviato. La straniera aveva avuto un paio di prestazioni sessuali con il quarantenne. Tra lo scorso settembre e ottobre, sostiene l’accusa, gli avrebbe poi estorto duemila euro, minacciandolo che, in caso contrario, sarebbe andata dalla madre del veronese a raccontare della loro relazione. Non solo: gli avrebbe anche detto che era rimasta incinta, circostanza falsa e quei soldi le sarebbero serviti per pagarsi la pillola del giorno dopo. Tutto qui? No, perché poi Varga l’avrebbe minacciato che i suoi fratelli l’avrebbero potuto picchiare. La trentenne avrebbe agito insieme a due amici Adrian Costantin Postelnicu e Ioan Marius Petcut per i quali la procura ha aperto un procedimento parallelo. A parere dell’accusa, i due avrebbero accompagnato la trentenne negli incontri con il veronese di quarant’anni a Povegliano e Villafranca nel periodo tra il 22 settembre e l’8 ottobre scorso. Anche i due romeni minacciavano il veronese, «presentandosi anche sul suo posto di lavoro e da sua madre». E i due romeni sarebbero indagati anche per aver favorito l’attività della Varga procurando il contatto con il veronese e prelevandola dalla sua casa dopo i rapporti a pagamento. •

G.CH.

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