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Quadri in banca da 40 anni «Esposti entro quest’anno»

Il sindaco Roberto Dall’OcaL’assessore Claudia Barbera
Il sindaco Roberto Dall’OcaL’assessore Claudia Barbera
Il sindaco Roberto Dall’OcaL’assessore Claudia Barbera
Il sindaco Roberto Dall’OcaL’assessore Claudia Barbera

Sarà una corsa contro il tempo, ma spera di sciogliere entro l’anno una questione quarantennale ereditata dalle altre amministrazioni, il sindaco di Villafranca Roberto Dall’Oca che in merito al lascito del dottor Giovanni Martinelli, custodito da tempo immemore nel caveau di una banca, come raccontato da L’Arena ieri, risponde: «Stiamo valutando la migliore situazione per esporre quei quadri in un allestimento che garantisca la sicurezza delle opere e la loro fruibilità da parte del pubblico. Tale esposizione permanente rientra nel programma complessivo di promozione dei beni culturali di Villafranca, che è una priorità ma richiede anche una seria analisi progettuale per evitare azioni a spot che rischiano di non avere continuità. Soprattutto va garantita la sicurezza in spazi salubri, con allarme e vigilati quando accessibili al pubblico». Il sindaco Dall’Oca spiega anche perché le opere restano nel caveau: «Andavano preservate visto che erano state oggetto di restauro e perché ogni spostamento temporaneo richiede, al momento di riporli, una nuova stima aggiornata sul valore dei beni che farebbe alzare il canone annuo versato attualmente, con aggravio per il bilancio comunale. Per questo motivo non sono ancora state esposte in mostre temporanee». «L’obiettivo di ridare luce al tesoro d’arte contenuto nel caveau e renderlo fruibile agli occhi e allo sguardo della cittadinanza è per noi prioritario», aggiunge l’assessore alla cultura Claudia Barbera. «Avevamo valutato la possibilità di esporli sin da subito in una mostra temporanea, valutando anche di inserirne alcuni nella mostra “Salviamo il ’900” ma, per diversi motivi, tra cui i tempi troppo ristretti e la natura stessa della mostra, che prevedeva il coinvolgimento anche di altri comuni, abbiamo rimandato il tutto. Con la finalità di redigere un progetto che possa contenere la totalità delle opere nell’ambito di un allestimento che miri a una valorizzazione definitiva delle opere, garantendone nel contempo la salvaguardia e la sicurezza». •

M.V.A.

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