<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Pighi contro Moretto: «Idioti i diktat regionali»

La febbre del Nilo occidentale alza la temperatura delle discussioni a Buttapietra, dove il tema delle iniziative rivolte a prevenire l’arrivo del virus è diventato fonte anche di polemiche, finite tutte giocate sui social network. Sulla sua pagina facebook, la sindaca Sara Moretto ha spiegato che «in tutto il territorio comunale gli interventi sulle larve di zanzara nelle caditoie stradali e l’uso dell’adulticida sono iniziati già da qualche mese e continueranno fino a settembre». Ha poi aggiunto che, non essendosi verificato nessun caso di contagio, non verrà attuata la procedura prevista in questo tipo di situazioni. «Gli interventi di disinfestazione sulla zanzara adulta devono essere eseguiti sulla base delle direttive della Regione e dell’Ulss», spiega infatti la prima cittadina. A fronte di queste informazioni, però, i commenti girati sul web hanno fatto emergere l’esistenza di un evidente stato diffuso di preoccupazione. Le domande tra chi risiede nel Villafranchese sono soprattuto rivolte alle possibili conseguenze del virus che, però, solo nei casi più gravi, può comportare la morte. C’è chi si riferisce ad iniziative prese in altri Comuni e chi tiene il conto del diffondersi del virus ma dai commenti sui social emerge che la presenza della malattia in provincia non viene affrontata con leggerezza. A questo, poi, si aggiungono anche le parole di chi siede in Consiglio comunale. Gian Paolo Pighi, ex-sindaco ora rappresentante del gruppo di opposizione «Ritorniamo a fare», rivolto a Sara Moretto, afferma: «Le ricordo che lei è l’autorità sanitaria sul territorio comunale per cui aspettare il focolaio di infezione per fare un trattamento mirato credo sia la più grande idiozia possibile; un’idiozia che è ancora più grande se lo scrive la Regione. La invito a provvedere subito, con un’ordinanza a trattamenti adulticidi antizanzare e, subito dopo la prima pioggia, ai trattamenti antilarvali con un programma chiaro e serio fino all’autunno», dice Pighi. «Non si nasconda dietro a direttive idiote, i focolai bisogna prevenirli e non curarli, coordinando gli interventi con i Comuni vicini», scrive il consigliere.

LU.FI.

Suggerimenti