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Il Parco diventa un piccolo sacrario

Il nuovo monumento
Il nuovo monumento
Il nuovo monumento
Il nuovo monumento

Il Parco della Rimembranza, lo spazio dedicato a ricordare i caduti mozzecanesi nella Grande Guerra, è diventato ora un piccolo sacrario. Il 4 novembre, a conclusione delle celebrazioni del centenario del conflitto del ’15-’18 è stato infatti inaugurato un nuovo monumento ai caduti che dà all’area una nuova connotazione. I 23 cippi marmorei che ricordano i nomi di altrettanti caduti hanno assunto una nuova funzione: parlano e mandano il loro messaggio attraverso l’opera, il monumento, verso il quale convergono. Il nuovo monumento opera progettata dall’alpino geometra Roberto Bertasi è una struttura lapidea che ricorda le montagne sulle quali si sono consumati tanti sacrifici e lancia un messaggio di pace e non violenza attraverso due frasi scelta dagli alunni della scuola media locale: «Niente si risolve con la guerra» (Messaggio per la giornata della Pace 1994) e «La non violenza è la più forte arma mai inventata dall’uomo» (Gandhi). Posto nel cuore del Parco, vi si accede attraverso un camminamento lastricato segnato dalle quattro bombe che facevano da cornice al monumento eretto nella piazza del capoluogo segno della continuità del ricordo e del messaggio affidato ai monumenti. Il locale gruppo Alpini, promotore dell’iniziativa, ha provveduto alla realizzazione, sostenuto dall’amministrazione comunale che ha concesso l’autorizzazione ed un contributo. Gli alpini hanno lavorato nei fine settimana supportati dalle attrezzature di alcune ditte locali. «Abbiamo voluto», ha affermato il capo gruppo della locale sezione Ana Giampietro Dal Zotto, «rendere più visibile il Parco per mantenere vivo il ricordo del sacrificio compiuto da questi caduti e trasmetterlo alle nuove generazioni». Il progettista Roberto Bertasi, illustrando l’opera, ha ricordato come «noi adulti non dobbiamo mai dimenticare i nostri caduti, perché rappresentano il nostro passato. Richiamo quanto detto dal nostro presidente della Repubblica che ha recentemente ricordato come un popolo che non ha memoria non potrà avere futuro». L’inaugurazione del nuovo monumento è stata la conclusione dei cinque giorni di eventi per la celebrazione, destinate a rimanere a lungo nella mente e nel cuore organizzati dall’assessorato comunale alla cultura ospitati in villa Vecelli Cavriani. «Fare memoria su ciò che rappresenta questo anniversario», ha affermato il sindaco Tomas Piccinini, «è un dovere di tutti noi perché è un punto fondamentale sul quale poggia la storia del nostro Paese, dell’Italia libera e democratica che stiamo vivendo e che verrà consegnata alle nuove generazioni». La celebrazione del centenario ha avuto il suo punto cardine nella mostra d’arte contemporanea Riflessi di storia 1915-1918. Arte nel ricordo della Grande Guerra, degli artisti dell’Accademia d’Arte ed Artigianato artistico di Verona, i quali, con le loro opere e con la loro creatività, hanno trattato il tema Grande Guerra non solo a livello di operazioni militari, ma anche nel suo aspetto umano e sociale. La mostra, assieme a quella di reperti storici del gruppo Alpini di Lugagnano e a quella di foto d’epoca, ha riscosso un grande interesse nei numerosissimi visitatori e negli alunni della scuola media ed elementare di Mozzecane. •

Vetusto Caliari

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