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A Nogarole Rocca

Il panificio dove per i poveri il pane è gratis

A Nogarole Rocca
Il panificio Deganello (foto Pecora)
Il panificio Deganello (foto Pecora)
Il panificio Deganello (foto Pecora)
Il panificio Deganello (foto Pecora)

In fila per ricevere il pane. Gratuitamente. Risparmiando così qualche spicciolo utile a far quadrare il magro bilancio familiare. Succede a Pradelle di Nogarole Rocca, dove questa settimana, al forno Deganello, è stato attivato lo sportello pane per la distribuzione alle famiglie più in difficoltà delle rimanenze invendute. L’idea è venuta ai titolari dell’attività, i fratelli Paolo e Franco Deganello, che collaborano da tempo con l’Emporio della solidarietà di Villafranca.

E che hanno deciso di mettere a disposizione una quota della loro panificazione giornaliera per chi in paese ha più bisogno. «A fine mattina rimangono quasi sempre nelle ceste alcuni chili di produzione», testimonia Paolo. Ma invece di ridurre la quantità di rosette e filoni che finiscono in cottura i due fratelli hanno pensato a chi fatica a tirare avanti. «Abbiamo valutato che il nostro pane potesse avere anche un valore sociale», prosegue, mentre si scusa per qualche piccolo disagio che c’è stato nella distribuzione di questi primi giorni.

 

L’intuizione è frutto dell’osservazione quotidiana. Al panificio di via Marconi capitava infatti che alcuni clienti non avessero sempre il contante disponibile e chiedessero di poter saldare appena possibile. Il segnale di difficoltà non è sfuggito ai due fornai, che hanno condiviso con l’amministrazione comunale l’idea di dar vita allo sportello.

«Il progetto è stato quindi supportato dal servizio socio educativo del Comune. L’assistente sociale Silvia Terrazzani e l'educatrice di comunità, Marta Benali, che lavora con noi attraverso il progetto Abc, assistente di benessere di comunità, pianificato con la cooperativa Azalea, hanno individuato le famiglie destinatarie in base al parametro Isee e ai regolamenti comunali sui contributi. Poi è stata creata una tessera solidale numerata per rendere riconoscibili al personale del panificio i nuclei selezionati», spiega Elisa Martini, assessore ai Servizi sociali. Si tratta complessivamente di 32 famiglie che a turno si presentano quattro giorni a settimana alle 12.30, quando il negozio chiude al pubblico, per ottenere il sacchetto. La consegna avviene rapidamente, nel retrobottega. Le famiglie che ricevono l’aiuto sono soprattutto straniere, ma non solo. «Un terzo di chi si mette in fila è italiano. Non si tratta di persone che hanno strettamente bisogno di ricevere generi alimentari, ma anche di chi fatica a pagare le bollette e che quindi, in questo modo, ha la possibilità di risparmiare qualcosa», aggiunge. Lo sportello ha la duplice finalità di sostenere le famiglie più fragili, che anche con piccoli aiuti possono far fronte alle mille difficoltà quotidiane, e allo stesso tempo rappresenta «un esempio educativo di riduzione degli sprechi e delle eccedenze alimentari, che speriamo possa essere replicato anche da altri esercizi», dicono in Comune.

L’esperimento proseguirà per un anno, al termine del quale si valuterà se la situazione economica delle famiglie cui attualmente si rivolge lo sportello pane, rimarrà invariata o migliorerà. In quest’ultimo caso la tessera passerà di mano a chi di volta in volta sarà individuato come più in bisognoso.

Valeria Zanetti

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