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«Ho temuto di rimanere senza mio marito»

La zanzara che ha trasmesso il virus del Nilo Occidentale
La zanzara che ha trasmesso il virus del Nilo Occidentale
La zanzara che ha trasmesso il virus del Nilo Occidentale
La zanzara che ha trasmesso il virus del Nilo Occidentale

Dietro i vetri della finestra, nella sua villetta di via Zamboni, a Rosegaferro di Villafranca, tra ciuffi di dalie, rose e oleandri, ringrazia i vigili urbani, gli operai della disinfestazione e il consigliere comunale Adriano Cordioli. Ha un grazie per tutti, A.F., 79 anni, moglie dell’anziano che ha contratto il virus West Nile, dopo la puntura di una zanzara, e che ci anticipa: «Dopo quindici giorni mio marito è stato trasferito a Marzana stamattina (ieri, ndr), per la riabilitazione. Dice che è contento di tornare a casa e di camminare». E la donna sente di esprimere questo grande sollievo a tutti, ringraziando ogni persona che ieri mattina è passata per il centro del paese, dove dalle 8 la polizia municipale ha iniziato a suonare i campanelli invitando i cittadini a chiudere le finestre delle case e ad aprire i cancelli, per consentire ai disinfestatori di entrare in giardini e cortili. «Anche mio marito ringrazia tutti quanti». Se l’è vista brutta, R.B., 85 anni, che tutti conoscono in paese. «Si dà da fare in parrocchia, con le missioni, è stato donatore di sangue, ha sempre fatto del bene», racconta la moglie spiegando che una quindicina di giorni fa l’uomo accusava continua stanchezza: «È sempre nell’orto e in giardino. Io e le mie tre figlie gli dicevamo che era per il caldo e che era stanco perché lavorava troppo. Ma una mattina siamo andati al Magalini per un controllo di routine e lì ha perso l’orientamento». L’anziano è rimasto al Pronto soccorso per tutto il giorno. Dalle analisi non emergevano anomalie, era un po’ disidratato e gli hanno applicato delle flebo. Poi è tornato a casa. L’indomani, però, era ancora disorientato. La famiglia ha chiamato il 118 e l’anziano è stato trasferito a Verona e ricoverato per 13 giorni (quattro dei quali con febbre e in stato di confusione) al policlinico di Borgo Roma, fino a ieri quando è stato trasferito a Marzana. «Non le dico la paura quando l’ho visto partire da qui, non so cosa avrei fatto senza mio marito», continua la signora. «Sarebbe stato un dolore troppo grande. Ho pregato tanto: il Signore mi ha tolto mio figlio qualche mese fa e gli ho chiesto di non togliermi anche il marito. Siamo sposati da 55 anni». La famiglia a fine aprile ha perso il figlio più giovane, 35 anni, unico maschio. Anche questo può essere un fattore debilitante che ha indebolito il fisico di R.B. Il virus, infatti, si risolve senza sintomi nell’80 per cento dei casi e può manifestarsi con febbre nel 20 per cento su persone anziane o fragili dal punto di vista immunitario. «Ma lui è di tempra buona», spiega il consigliere Cordioli che ieri ha seguito le operazioni di disinfestazione ed è andato dalla signora. Tutto il paese si è unito attorno alla famiglia e ha partecipato di buona lena alle operazioni ieri mattina. Sono state passate sotto trattamento le abitazioni di via Zamboni dall’incrocio con via Manzoni e un tratto di via Principe Amedeo fino all’ intersezione con via Corfù. Un mezzo della società bresciana Sanitaria, che si occupa di derattizzazioni, disinfestazione e allontanamento di animali infestanti, è passato sulla strada e all’interno dei vialetti e dei cortili privati. Dietro un altro mezzo, con alcuni operai a piedi che si sono addentrati nei giardini, disinfestando aiuole, fiori, orti ed eliminando ristagni d’acqua. Due agenti della polizia municipale di Villafranca precedevano gli operai. I vigili hanno suonato i campanelli delle case avvisando i residenti dell’inizio delle operazioni che si sono protratte dalle 8.30 alle 11 circa. •

Maria Vittoria Adami

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