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Guerra agli incroci ad alto rischio

Dissuasori e segnale luminoso sopra allo stop all’incrocio di via Prina   FOTO PECORA
Dissuasori e segnale luminoso sopra allo stop all’incrocio di via Prina FOTO PECORA
Dissuasori e segnale luminoso sopra allo stop all’incrocio di via Prina   FOTO PECORA
Dissuasori e segnale luminoso sopra allo stop all’incrocio di via Prina FOTO PECORA

Si corre ai ripari in via Luigi Prina, a Villafranca. All’incrocio con via Pace, via Custoza e via Tione è stato installato un segnale luminoso per avvertire gli automobilisti della presenza dello Stop. È stata anche fissata sull’asfalto, pochi metri prima dell’intersezione, una fila di rallentatori in plastica. Queste misure sono state introdotte dopo l’ultimo incidente verificatosi sabato mattina, tra uno scooter e un’auto. L’episodio è uno dei tanti che mensilmente si verificano in proprio quel punto. Quasi sempre gli incidenti sono legati a una mancata precedenza, perché chi arriva da via Prina prosegue dritto per via Tione senza fermarsi allo Stop e impatta contro auto, biciclette e moto che viaggiano sulla linea via Custoza - via Pace. Il punto è molto pericoloso. Se un ciclista viene investito da un’auto, le conseguenze possono essere gravi. Così come se al momento dello scontro un pedone si dovesse trovare sul marciapiedi davanti al negozio di frutta e verdura. I veicoli che si scontrano, infatti, spesso volano sul marciapiedi sbattendo contro il muro del negozio. In più occasioni sono stati danneggiati gli espositori della merce. Ma se invece delle mensole, toccasse a un pedone essere sbattuto contro il muro, le conseguenze potrebbero essere fatali. L’incrocio è una grossa preoccupazione per l’amministrazione comunale che ha valutato anche di invertire il senso di marcia di via Prina. Per ora si tenta con questi nuovi espedienti: il rallentatore e il segnale luminoso si aggiungono a due grandi cartelli di Stop, alle strisce per terra e alla cuspide rialzata. «È una prima misura perché bisognava dare una risposta immediata», spiega il sindaco Roberto Dall’Oca. «Qualora decidessimo di invertire la direzione di marcia di via Prina, dovremmo lavorare nel periodo estivo perché il percorso delle corriere cambierebbe. Dovremmo quindi procedere in modo che con la nuova stagione scolastica ci sia il percorso dei bus già concordato». Ma il Comune dovrà affrontare anche altri due nodi cruciali: l’incrocio tra via Calatafimi e via Custoza, dove in un anno e mezzo si sono verificati 10 scontri tra cui quello molto grave il 31 gennaio, e l’intersezione all’obelisco del Quadrato. In quest’ultimo punto gli automobilisti che vengono da Verona, pensando di essere in rotatoria, ignorano la precedenza che devono a chi viaggia dal centro verso Verona. In via Calatafimi, invece, le auto, pensando ci sia un rettilineo con via Arduini, non si fermano allo Stop e attraversano via Custoza scontrandosi con chi passa in quel momento e ha invece la precedenza. In entrambi i casi gli incidenti sono sempre gravi, perché vengono colpiti veicoli in transito di automobilisti che ignorano il rischio di essere travolti da chi non si ferma allo stop. «Per via Custoza faremo lo stesso ragionamento che abbiamo fatto con via Prina, con tutte le regolamentazioni che servono», continua il sindaco. L’idea è quella di collocare dei rallentatori su via Custoza in prossimità dell’incrocio con via Calatafimi (e anche con quello di via Tione, più avanti) e di rialzare l’intersezione. Per farlo, però, occorre introdurre l’obbligo dei 30 all’ora sul tratto di via Custoza, altrimenti non è possibile fissare i rallentatori. «Attendiamo la relazione tecnica dei nostri uffici. Abbiamo già quella dei vigili sulla pericolosità e il numero di incidenti verificatisi. A breve daremo una risposta». Non si può fare molto, invece, all’Obelisco. «Lì non è facile intervenire perché non ci sono molte alternative rispetto a quanto fatto: ci sono molte strade che si immettono in quel punt e non si può mettere un variatore né un segnale luminoso», conclude Dall’Oca. «Cercheremo di capire se si possa segnalare in maniera più incisiva l’intersezione, in base al codice della strada». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Maria Vittoria Adami

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