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Fortunale inatteso si abbatte su case e coltivazioni

Il campo sportivo di Buttapietra durante il diluvio dell’altro giorno
Il campo sportivo di Buttapietra durante il diluvio dell’altro giorno
Il campo sportivo di Buttapietra durante il diluvio dell’altro giorno
Il campo sportivo di Buttapietra durante il diluvio dell’altro giorno

Una bomba d’acqua ha portato danni e disagi a Castel’Azzano e Buttapietra, nello stesso momento in cui in varie aree vicine scendeva una grandine che, a quanto pare, alle coltivazioni causerà problemi. La seconda parte del pomeriggio di venerdì in alcune aree dell’Ovest della provincia è diventata, di fatto, una sorta di incubo. Un incubo improvviso e imprevisto. Il fortunale non era stato preannunciato né era stato oggetto di nessun tipo di allerta. Considerato che il sistema di rilevazione e previsione meteo dell’agenzia regionale per l’ambiente è solitamente efficacie, si può parlare di un fenomeno eccezionale. Tutto è iniziato poco dopo le 17, con una pioggia che nella fascia che comprende i capoluoghi di Buttapietra e Castel d’Azzano è stata per quasi un’ora fortissima. «Un esperto ci spiegava che di solito questi fenomeni si esauriscono in fretta, ma in questo caso sembrava quasi che le nubi si rigenerassero continuamente», racconta la vicesindaca di Buttapietra, Sabrina Argentati. Proprio a Buttapietra, dopo le prime segnalazioni che arrivavano dalla zona di via Provinciale Est, la strada che va a Raldon dal capoluogo, e che parlavano di allagamenti e tracimazioni di fognature, in breve tempo la situazione è diventata movimentata. «Sono iniziate ad arrivare così tante comunicazioni relative a problemi», spiega il primo cittadino Sara Moretto, «che, sentita la protezione civile, appena passate le 20.30 ho aperto in Municipio il Centro operativo comunale». Si tratta della struttura prevista nei casi di emergenza, nella quale da subito hanno iniziato a operare la Protezione civile isolana e la Croce Rossa e, poi, anche rappresentanti della Prefettura, dei vigili del fuoco, della protezione civile provinciale e della polizia locale. Il primo lavoro è stato volto a verificare una per una le situazioni segnalate, per poi programmare gli interventi. I quali erano così tanti che è stato necessario chiedere aiuto a squadre esterne. I problemi si sono verificati, oltre che lungo via Provinciale Est, anche in varie aree del capoluogo e nella zona di via Provinciale Ovest, che porta a Forette di Vigasio e Castel d’Azzano. Il leitmotiv delle richieste di aiuto era quello delle cantine allagate, ma, anche, il timore di coloro che abitano in abitazioni che erano messe a rischio dalla piena dei canali. Situazioni che hanno poi perso di consistenza con il passare delle ore e il defluire delle acque. La pioggia è cessata verso le 19, ma il centro operativo è stato chiuso solo poco prima dell’una di notte e gli ultimi interventi sono andati avanti sin dopo le tre. Sono invece terminate ieri mattin, invece, le operazioni postnubifragio a Castel D’Azzano dove i vigili del fuoco hanno ultimato le operazioni verso le 11. «Parecchie cantine finite sott’acqua, soprattutto nella zona più a Est del Comune», racconta il sindaco Antonello Panuccio. «Nonostante sia presente un sistema di smaltimento delle acque piovane che è stato realizzato pochi anni fa proprio per evitare queste situazioni, i canali in cui le acque dovrebbero finire erano strapieni, e questo fatto non ne ha consentito un corretto defluire», aggiunge. Le cantine nelle vie Alfieri, Marconi e Cesari, si sono riempite, sia per l’innalzamento del livello della falda sia perché vi precipitava l’acqua presente in superficie. Nelle zone di Azzano e Molino di San Martino sono saltati tre tombini. «In poco più di un’ora», conclude Panuccio, «sono caduti 92 millimetri di pioggia, un dato che, secondo gli esperti, non ha precedenti negli ultimi 10 anni». Effetti negativi anche sulle coltivazioni. Il Codive, consorzio di agricoltori della provincia che fanno ricorso alle assicurazioni agevolate a copertura delle produzioni, fa sapere che ci sono stati vento forte e grandine, molta anche se non di grosso diametro, tra Vigasio, Sona e Sommacampagna; in misura minore a Balconi di Pescantina. E hanno causato danni che al momento non sono quantificabili, ai frutteti. In particolare alle coltivazioni di pesche e nettarine. Grandinate, con pioggia e vento, sono infine avvenute, per quanto senza gravi conseguenze, anche nel Legnaghese e nell’Est. •

Luca Fiorin

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