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Cinquemila quadrati di lana per sostenere casa Artemisia

La presentazione dell’iniziativa Viva Vittoria, al castello dall’8 all’11 marzo
La presentazione dell’iniziativa Viva Vittoria, al castello dall’8 all’11 marzo
La presentazione dell’iniziativa Viva Vittoria, al castello dall’8 all’11 marzo
La presentazione dell’iniziativa Viva Vittoria, al castello dall’8 all’11 marzo

Fate gli scongiuri contro il maltempo e preparate almeno 20 euro: la causa è buona davvero. Perché è per Jessica, Pamela, Antonietta e le sue figlie, per le donne che abbiamo conosciuto sui giornali, perché ammazzate, e per quelle che in silenzio sopportano insulti, maltrattamenti e botte. Dall’8 all’11 marzo davanti al castello di Villafranca c’è Viva Vittoria, l’iniziativa contro la violenza sulle donne nata qualche anno fa in piazza Vittoria a Brescia da Cristina Begni e Roberta Palmieri e oggi conosciuta in tutta Italia. A Villafranca un centinaio di donne hanno aderito alla chiamata, coordinate dalle associazioni Andos, Auser, Donne Insieme di Angiolina Cavagna e Villafranca shopping, presieduta da Feliciano Meniconi. Nel quartier generale di corso Vittorio Emanuele II hanno sferruzzato per mesi completando migliaia di pezze di lana lavorate a maglia e unite, quattro a quattro, con un filo rosso. Le coperte da giovedì, per quattro giorni, saranno stese davanti al castello e vendute, offerta base 20 euro. Il denaro sosterrà Artemisia, la casa protetta del distretto 4 dell’Ulss9, che ospita 14 donne con minori in difficoltà per periodi da sei mesi a un anno. Da lì sono passate centinaia di madri e donne sole. «Il fondo sarà per loro una dote per ricominciare da capo», spiega Paolo Giavoni con Raffaele Grottola direttore dei servizi sociali dell’ Ulss9. L’iniziativa ha avuto un’ energia coinvolgente, Luca Giacomelli Ferrarini, cantante e attore villafranchese di fama internazionale, ha sponsorizzato Viva Vittoria in ogni tappa dei suoi tour. E sono arrivate pezze dall’estero, persino dalla Turchia, e dall’Italia sfondando il record di cinquemila quadrati. «L’iniziativa ha messo in campo forze straordinarie», spiega il vicesindaco Nicola Terilli, «nel quartier generale si sono incrociate generazioni e donne che non uscivano di casa da tempo hanno trovato un luogo di amicizia. Il far filò è stato il risultato straordinario dal punto di vista sociale di Viva Vittoria». Tanto che in molte donne ora si chiedono cosa faranno, senza questo progetto. «È una gioia che ha trascinato tutti in un vortice di comunità», aggiunge il sindaco Mario Faccioli. «La violenza sulle donne tocca la fragilità delle famiglie e le istituzioni devono cogliere iniziative dal basso come queste». Il Comune oltre a dare il patrocinio ha stanziato 500 euro. A questi si sommano gli oltre 600 devoluti da tutti i consiglieri comunali, che hanno fatto colletta non potendo devolvere il gettone di presenza, ha detto il presidente del consiglio Cristiano Tabarelli. Il 10 marzo in municipio si firmerà il protocollo d’intesa tra i sindaci del distretto 4, approvato da tutti, che mette in rete servizi sociali, pronto soccorso, ospedali, militari e forze dell’ordine, per individuare i casi di donne in pericolo, tutelarle e accoglierle, come ha spiegato Grottola sottolineando la necessità di lavorare sulla cultura, per prevenire: «In generale sta crescendo nei giovani una cultura troppo violenta». Ora tocca ai cittadini: «Fatto 30, facciamo 31: bisogna comprare le coperte», invita l’assessore Gianni Faccioli. «Viva Vittoria è qualcosa di potente, che unisce. È un dono che va tutelato». «È una magia», aggiunge Palmieri, «le emozioni si riproducono di città in città. Sono madre di due figli che saranno gli adulti di domani e insegno loro cosa è il rispetto e il dono». E a proposito di figli, Antonietta Zanotti, abile lavoratrice a maglia che con Viva Vittoria a Villafranca ha «trasformato una passione in un progetto che combatte anche la solitudine», racconta: «Mio figlio ha fatto un puzzle a maglia per noi imparando su You tube». •

M.V.A.

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