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Bufera in Consiglio Seduta sospesa per un documento

Il consigliere di minoranza Enzo Bissa, nell’ultimo consiglio comunale, chiede di leggere un documento in apertura di seduta. Il sindaco Nicola Martini glielo vieta «perché non è all’ordine del giorno». Ne nasce un acceso scontro verbale e alla fine, per impedire a Bissa di leggere il documento, il sindaco sospende temporaneamente la seduta. L’ex vice sindaco passato all’opposizione con il suo ex sindaco Paolo Brazzarola, con il documento voleva ribadire la loro richiesta «di essere nominati rappresentanti di minoranza negli enti e associazioni come previsto dalle leggi, dallo Statuto e dal regolamento comunali». Bissa, mentre i consiglieri di maggioranza uscivano dall’aula, ha consegnato copia del documento al segretario comunale perché fosse inserito nel verbale del consiglio. Dopo 10 minuti di sospensione il consiglio è ripreso. E subito Bissa ha insistito ancora per leggere il documento «nel tempo che mi spetta di intervento». Ha sottolineato che se la loro richiesta (di essere nominati negli enti, ndr) non sarà accolta presenteranno un esposto nelle sedi più opportune. «Lo faremo per garantire i nostri diritti. In attesa, in segno di estrema protesta civile, abbandoneremo l’aula consiliare perché riteniamo che sia diventata un luogo dove non si esercita la democrazia, si va contro la legge e la costituzione ledendo i diritti fondamentali dei cittadini democraticamente eletti». In coda ha aggiunto la lamentala del collega Brazzarola (assente) «che avrebbe potuto partecipare al consiglio per sostenere la nostra posizione ma, come vi ha informato, non può essere presente per la pessima abitudine che avete di convocare i consigli comunali in orari in cui molte persone sono al lavoro». Dopo la contestata lettura del documento nessuna risposta da parte del sindaco ma un laconico: ”Bene, ha avuto a disposizione il tempo di intervento che le spetta». A quel punto il consigliere Bissa ha abbandonato l’aula per protesta. •

LI.FO.

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