Ha avuto ripercussioni anche sull’amministrazione comunale di Erbè l’arresto di Marco Bovo il commercialista di Povegliano, ex amministratore unico di Gestione servizi integrati, la srl di Vigasio incaricata della gestione di farmacia e mense di scuole e asili comunali. È accusato di aver sottratto almeno un milione di euro dalle casse della società di Vigasio.
Infatti il professionista ricopriva ad Erbè l’incarico di revisore dei conti, essendo stato nominato appena tre mesi fa dal consiglio comunale nella sua riunione del 25 luglio scorso. A questo punto il sindaco Nicola Martini ha dovuto convocare un consiglio comunale per sostituire il dottor Bovo. Una seduta convocata d’urgenza e durata appena sette minuti, appello compreso, con soli due punti all’ordine del giorno: presa d’atto della cessazione dall’incarico di revisore dei conti del comune di Erbe; nomina del revisore dei conti per il triennio 9 novembre 2017-8 novembre 2020. Il sindaco ha comunicato al consiglio di aver ricevuto una nota da parte dell’Ordine dei dottori commercialisti di Verona con cui si informava l’amministrazione comunale che il loro iscritto, appunto Marco Bovo, era stato sospeso cautelativamente dall’Albo dei dottori commercialisti di Verona.
«A questo punto ho chiesto al prefetto, come da prassi», ha detto il sindaco, «di fornirci una terna di nominativi per nominare un nuovo revisore dei conti in sostituzione del dottor Bovo. Il primo degli interpellati, il dottor Federico Del Vecchio, ha accettato l’incarico alle stesse condizioni del suo predecessore».
Di conseguenza il consiglio comunale, all’unanimità, ha nominato Del Vecchio revisore dei conti al posto di Bovo. Nelle stesse condizioni del comune di Erbè si è venuto a trovare anche quello di Scorzè, nel veneziano, dove il commercialista ricopriva la carica di presidente del collegio dei revisori di conti.