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Alla resa dei conti per la Giunta Dopo le urne la Lega alza il tiro

Francesco Arduini (Forza Italia)
Francesco Arduini (Forza Italia)
Francesco Arduini (Forza Italia)
Francesco Arduini (Forza Italia)

Sono giorni di contrattazioni in municipio a Villafranca dove i patti politici pre-elettorali devono trovare la quadra con i risultati delle urne. Già, perché se i paletti erano stati fissati al momento di formare la coalizione di centrodestra che ha vinto con il sindaco Roberto Dall’Oca, qualche percentuale smussata oppure oltre le aspettative c’è stata. E ne va tenuto conto. Tempo non ce n’è molto. Il consiglio comunale di insediamento dovrà riunirsi entro il 2 luglio, ma aleggia nell’aria la data del 28 giugno, il giorno precedente dei santi patroni Pietro e Paolo e della fiera. L’ordine del giorno del primo consiglio prevede la convalida degli eletti, la nomina del presidente e dei due vice, il giuramento del sindaco che nomina al momento la giunta. Il puzzle della squadra di governo, però, è ancora aperto. Gli accordi pre-elettorali prevedevano due assessori (un maschio e una femmina) per Forza Italia e Lega, uno per Fratelli d’Italia, due per la lista del sindaco «Insieme si può» che ha trattato anche per il presidente del consiglio. Lavori in discesa per Forza Italia: i due nomi sono la consigliera uscente di maggioranza Claudia Barbera, anche consigliera provinciale, e Francesco Arduini, che sarà vicesindaco proprio in virtù di un patto precedente. Un premio per Fi per aver lavorato alla ricomposizione del centrodestra su Dall’Oca. Lavoro facile anche per Fratelli d’Italia: l’assessore di riferimento sarà Riccardo Maraia, già assessore al bilancio e alle attività commerciali, ma soprattutto papabile candidato sindaco che ha fatto un passo indietro (come lo ha fatto Arduini, e per due volte) per non aprire la frattura nel centrodestra. I giochi si complicano, invece, nelle altre due compagini. La Lega spariglia le carte sbandierando il suo 19,83 per cento di voti (il più alto di coalizione) che le ha portato sei consiglieri comunali a differenza di «Insieme si può che», che con la percentuale più bassa di 14,77, ha ottenuto quattro seggi (come Fi). Ora il Carroccio chiede il terzo assessore. «Siamo il primo partito e vogliamo un riconoscimento», spiega il segretario locale Cesare Festa. «Con sei consiglieri la Lega può fare la parte del leone. Per gli assessori guardiamo alla competenza, non solo al numero di preferenze ottenute». Tra i nomi che garantirebbero le quote rosa in giunta c’è Anna Lisa Tiberio che pure ha preso 98 voti, uno in meno della decana Maria Rosa Ciresola (non è prevista una chiamata in giunta per lei). Tra i più votati c’è, invece, Luca Zamperini che ha ottenuto 470 preferenze (più di tutti i candidati), correndo nella Lega, pur non essendo leghista. Per le competenze, invece, si fa il nome di Luca Pigozzi, già revisore dei conti del Comune. Ma la Lega troverà di certo il blocco di «Insieme si può» per nulla intenzionata a cedere uno degli assessori, pur avendo anche il presidente del consiglio: per questo si fa il nome dell’ex assessore Nicola Terilli (più votato di lista) che potrebbe però anche tornare in giunta. La civica è alle prese, infatti, con calcoli interni perché l’altro papabile assessore sarebbe Adriano Cordioli, già consigliere, che non vuole passare in giunta. Così come l’ex assessore Maria Cordioli (si vocifera che non voglia neppure restare in consiglio). Si fa avanti anche la carta dell’assessore di nomina esterna magari tra chi non è entrato in consiglio come Jessica Cordioli, già consigliera di maggioranza, o Cinzia Zoccatelli. La civica potrebbe così schierare due assessori donna. •

Maria Vittoria Adami

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