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Abbandonano spazzatura Traditi da foto e bollette

Poteva essere un piano perfetto, ma non lo è stato. Dopo aver trascorso il giorno di pasquetta, i proprietari di diversi sacchi d’immondizia avevano deciso di accumulare tutto il pattume indifferenziato e di lasciarlo sul ciglio di una strada di campagna poco lontano casa. Erano ignari però che qualcuno poi li avrebbe trovati (anche se non erano per nulla nascosti) ed anche aperti. Il piano è stato compiuto senza troppe difficoltà e in nessun modo si sarebbe scoperta la mano di chi, invece di fare la raccolta differenziata che a Povegliano viene ritirata durante la settimana porta a porta, ha scelto la via più veloce. A tradirli è stato un banale dettaglio. Oltre ai vetri, plastica, resti di cibo e carta c’erano anche alcune bollette che riconduco inequivocabilmente ad una famiglia residente in paese. Gli autori verranno convocati in Comune. «Poi si prenderanno le decisioni adeguate», spiega l’assessore all’ecologia e all’ambiente Pietro Guadagnini. Un giro lungo quello che ha portato alla scoperta di chi, troppo pigro e incauto, ha lasciato i suoi avanzi per strada. Remy Bonizzato, 22enne studente di Povegliano, mentre percorreva la strada sterrata per raggiungere Villafranca in bici, si è imbattuto nei sacchi abbandonati in un canale. «Non sapevo cosa fare, ma mi davano fastidio. Erano i resti di pasquetta, passata solo da qualche giorno», ricorda. Dopo aver caricato una foto sui social network, chiedendo lumi e non ricevendo risposte, è ritornato sul luogo il giorno dopo a bordo della sua auto. Caricata l’immondizia l’ha trasportata in un parcheggio vicino ai campi sportivi, lasciandola accanto ai cestini, in modo da rendere più facile ai netturbini il lavoro. In campagna nessuno li avrebbe mai raccolti, spiega. Ecco dunque la seconda fase dell’operazione: l’individuazione. Gli operatori ecologici il giorno seguente, in accordo con il Comune, hanno aperto i cinque sacchi e capire di chi si trattava è stato più facile del previsto: fotografie, ma anche bollette con nominativi e indirizzo di casa hanno levato ogni dubbio. «Cercheremo di attuare iniziative di sensibilizzazione in questo campo, in modo da creare una cittadinanza attiva», spiega ancora l’assessore. Intanto pioveranno le sanzioni. Già durante l’anno scolastico scorso il sindaco Lucio Buzzi aveva promosso alcune giornate dedicate all’ecologia alla scuola primaria Anna Frank. In effetti, questa è solo una parte dell’immondizia che con troppa facilità si può trovare lungo le strade. Sulla regionale Grezzanella, vicino alle piazzole di sosta, si sacchetti, materiale edile e perfino divani abbandonati. Guadagnini lancia un monito: «Usare Facebook, in questi casi, è senza dubbio utile, ma lo è molto di più fare una semplice segnalazione in Comune». Anche le zone delle risorgive non vengono lasciate in pace. Solo qualche giorno fa sono stati rubati fili di rame lungo la Calfura, che servivano per sostenere le nuove piante da poco seminate. «Le risorgive e la campagna sono il nostro patrimonio. Non devono essere lasciate in quelle condizioni», sostiene ancora il giovane Bonizzato che non è nuovo a questo tipo di operazioni. L’anno scorso, infatti, insieme ad alcuni amici aveva ripulito la fossa Leona, vicino all’ex base missilistica.

N.V.

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