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A scuola operazione agricoltura sicura

Un’occasione per imparare come fare gli agricoltori senza pericoli. È stata questo la Settimana della sicurezza. Un’iniziativa promossa da Confagricoltura Verona e finanziata dall’Ulss 9 Scaligera, con la collaborazione dell’ente bilaterale veronese per l’agricoltura Agribi, che si è conclusa sabato all’istituto agrario Stefani-Bentegodi di Buttapietra. Un successo, verrebbe da dire, visto che alle esercitazioni organizzate nell’ambito del progetto, che univa formazione e sensibilizzazione, hanno partecipato ben 120 studenti. Studenti che sono le nuove leve del settore primario. La settimana della sicurezza è consistita nello svolgimento di un fitto programma di formazione, basato sull’uso di filmati, dimostrazioni e prove a ostacoli con il trattore, ma ha anche dato l’opportunità agli studenti, oltre che ad alcuni imprenditori ed operatori, di provare il simulatore di ribaltamento. Si tratta di un trattore vero e proprio, che è attrezzato in modo tale da portare il mezzo in posizione di ribaltamento laterale, in condizioni controllate e di totale sicurezza. Un’esperienza vera di capovolgimento, mirata a far comprendere l’importanza di mettersi alla guida sempre adottando tutte le misure di sicurezza, dalle cinture all’arco di protezione. «Nei primi due giorni alle esercitazioni (alle quali erano presenti anche medici e tecnici dello Spisal, ndr) hanno partecipato tutte le seconde classi della scuola», spiegano Davide Beretta, responsabile del settore sicurezza di Confagricoltura Verona, e Sabrina Baietta, Luca Zanetti e Filippo Grandi, rappresentanti territoriali della sicurezza di Agribi, «mentre nel terzo e quarto giorno erano presenti imprenditori e dipendenti di aziende agricole». «Sono rimasti tutti impressionati dall’esperienza del simulatore, che in pochi secondi li ha fatti trovare nella situazione di un capovolgimento a testa in giù. Un’esperienza forte, che ha portato tutti a riflettere su come, nella realtà, basti una distrazione per mettere a repentaglio la propria vita. La prova è stata fatta anche con i partecipanti bendati, in modo da portare la percezione sul corpo e interiorizzare una sensazione che servirà ad affrontare le situazioni quotidiane con più consapevolezza». «Le morti sul lavoro in agricoltura in Italia sono tante e spesso accadono per leggerezza o disattenzione», ha ricordato il dirigente scolastico Pietro Bozzolin. «Per questo il nostro istituto, che conta 500 studenti, collabora da anni con Confagricoltura per sensibilizzare non solo gli studenti, ma anche gli adulti, sull’importanza della prevenzione». •

Luca Fiorin

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